REGIA: GEORGE McCOWAN
ATTORI: RAY MILLAND, SAM ELLIOTT, JOAN VAN ARK
REPERIBILITÀ: SI TROVA IN DVD (CON QUALCHE SFORZO…)
GENERE: ANIMAL HORROR
ANNO: 1972
DISTRIBUZIONE ITALIANA: 30 HOLDING srl
Frogs è un un classico animal horror diretto da George McCowan nel 1972, l’intento del regista sembra essere quello di proporci un film a sfondo ecologista, sulla scia della maggior parte dei prodotti horror “animaleschi” di questo periodo. Nonostante la cover del dvd lasci presagire che le rane siano protagoniste indiscusse (la rana con la mano in bocca che ammiriamo nella cover è trashissima…) della pellicola, in realtà ci saranno una moltitudine di animali pronti a fare la pelle ad un gruppo di personaggi che abitano in una villa che si erge su un’ imprecisata isola. Le rane saranno comunque una presenza fissa che con il loro gracidare ossessivo (in un certo senso funge quasi da colonna sonora…) ci terranno compagnia per un’ora e mezza. George McCowan diresse alcuni episodi della serie: “Charlie’s angels“, “S.W.A.T.“, “Starsky & Hutch” e il film per la tv: “Carter’s army“.
La trama (come vuole la tradizione degli animal horror) non è molto articolata, troviamo il fotografo Pickett Smith fare conoscenza (in modo rocambolesco) con Karen e Clint Crockett figli viziati (ma tutto sommato simpatici) dell’acido industriale paralitico Jason Crockett, uomo senza scrupoli che ha inquinato a più non posso i dintorni dell’isola, ma gli animali, guidati dalle rane sapranno come vendicarsi, stringendo Crockett e gli altri in una morsa letale. Il cast è buono, nel ruolo del vecchio industriale troviamo Ray Milland, premio oscar in “Giorni perduti” del grande Billy Wilder, Milland recitò in altri horror fra i quali l’ironico “La casa dagli orrori nel parco“, “Artigli” ed “Il manichino assassino“, qui il nostro sembra perfettamente a suo agio in un personaggio assolutamente negativo che gli dà modo di sfoderare la sua espressività. Poi c’è Sam Elliot nel ruolo di Pickett Smith (il fotografo), Elliot è un buon caratterista utilizzato spesso per il suo fisico atletico, vanta una carriera di lunga durata (l’ultima sua apparizione risale al 2015 in “Grandma” di Paul Weitz).
La buona fotografia è affidata all’italiano Mario Tosi, che spesso utilizza toni verdastri assolutamente in linea col tema della natura che si ribella, anche le musiche di Les Baxter (specialista del genere easy listening…)non sono male, (cosa strana visto che la maggioranza degli animal horror ha delle musiche pietose…). La sequenza dell’arrivo di Smith alla villa funge da passerella di presentazione per i vari personaggi, tutti ben caratterizzati, i dolci nipotini, il vecchio avaro, il fratello playboy ecc… gli effetti splatter non sono molti, stranamente qui si opta più per un’atmosfera limacciosa e malsana sottolineata dal continuo gracidare dei rospi che inciderà sulla psiche di alcuni personaggi sfibrandoli. Il film in sostanza è una critica al capitalismo inquinante sostanziato dal personaggio di Jason Crockett, nell’ultima parte viene evidenziata maggiormente la componente “survival” con la fuga dei personaggi dall’isola ad eccezione del cocciuto Jason che sfiderà madre natura fino alla fine. Un buon animal horror che avrebbe necessitato di una maggiore dose splatter.