REGIA: PETER SYKES
ATTORI: FRANKIE HOWERD, RAY MILLAND, ROSALIE CRUTCHLEY
REPERIBILITÀ: MEDIO-BASSA
GENERE: CASE MALEDETTE/MYSTERY COMEDY
ANNO: 1973
DISTRIBUZIONE ITALIANA: SINISTER FILM
“La casa degli orrori nel parco” è una divertente horror-comedy di Peter Sykes regista australiano di B movies che in questa pellicola si diverte a prendere in giro i vecchi film sulle case maledette. L’attore di bassa lega Foster (Frankie Howerd) viene invitato in una villa abitata dai fratelli Stewart e Jessica Anderson circondati dalla strana servitù indiana. L’allegra combriccola è devota ad un misterioso culto sanguinario induista, e soprattutto sono al verde, dopo aver scoperto che Foster è l’erede di un tesoro in diamanti non esiteranno ad intraprendere una lotta per il bottino.
Fin dalle primissime battute (lo spettacolo teatrale con un pubblico ridotto all’osso che sonnecchia alla maniera della “Corazzata Potemkin” di Fantozzi) si nota subito una fortissima ironia ma al tempo stesso, un’affinità con i film della Hammer; è proprio quest’ultimo aspetto a donare al film un’aura di eleganza. La somiglianza con i prodotti Hammer è data soprattutto dalla fotografia e dall’ambientazione (è girato nel 99% negli interni della villa) infatti la location è un’antica villa con i muri adorni delle classiche armi medioevali, le armature, e gli arredi antichi. Frankie Howerd si rivela una scelta adattissima perchè con la sua mimica facciale è l’ideale per interpretare (in maniera teatrale) questo scanzonato personaggio. Molto classica la scena dell’arrivo alla villa dove il cocchiere abbandona Foster dicendo di non voler proseguire e lanciandogli dietro i bagagli. Come ho detto sopra c’è sempre un umorismo molto brillante che nulla ha da spartire col pattume moderno di robaccia come “Scary Movie”, qua si ride ma in maniera intelligente.
I personaggi sono ben caratterizzati come lo scorbutico e buffo Reginald oppure il compassato Stuart Anderson interpretato dal capace Ray Milland (che avevamo visto in “Frogs” e “Artigli“attore spesso presente in vari film di genere anni ’70) tutti sembrano optare per una recitazione molto teatrale. Fra i momenti più divertenti c’è la buffa lotta (a spallate e forchettate) per accaparrarsi la colazione fra Reginald e Foster, in sostanza un film ibrido fra mystery e comicità, resteranno delusi soltanto coloro che (portati fuori strada dal fuorviante titolo italiano) si aspettavano lo splatter oppure un classico film sulla casa infestata.