REGIA: PADDY BREATHNACH
ATTORI: LINDSEY HAUN, MAX KASCH, JACK HUSTON, ROBERT HOFFMAN
REPERIBILITÀ: ALTA, SI TROVA IN DVD
GENERE: HORROR
ANNO: 2007
DISTRIBUZIONE ITALIANA: MOVIEMAX
“Shrooms“ è un horror piuttosto originale girato da Paddy Breathnach, regista che ha al suo attivo 8 film ed alcuni documentari, c’è da dire che questo horror non ha avuto lodi particolari anzi, spesso è stato stroncato da fans del genere e critica ma nonostante alcuni difetti: sceneggiatura un po’ traballante, alcune situazioni un po’ abusate, ed alcune buone idee non sviluppate a dovere (i trogloditi che abitano la foresta meritavano più approfondimento e forse i protagonisti dovevano giungere un po’ prima all’istituto abbandonato) “Shrooms” si rivela una piacevole sorpresa. Un gruppo di amici si reca in Irlanda (patria del regista…) per provare gli effetti dei famosi funghetti allucinogeni, i quali a detta della guida sono assolutamente innocui per la salute tranne uno, un fungo riconoscibile da una sorta di neo nero come la pece che i druidi usavano per avere premonizioni, il fungo però causa anche forti convulsioni ed allucinazioni terrificanti.
Così fra un istituto abbandonato nel centro del bosco dove torturavano i piccoli pazienti, una storia di gemelli pazzi e vendicativi, trogloditi che abitano nel bosco come bestie in una stamberga, trip allucinatori, premonizioni ed una misteriosa figura nera che miete vittime, veniamo condotti in questo violento trip fino alla sua conclusione. Fra gli attori troviamo la bionda Lindsey Haun nel ruolo di primo piano della ragazza per bene, ingenua ed un po’ timorosa, la Haun recitò ne: “Il villaggio dei dannati” di Carpenter, e nella serie “True Blood“, poi c’è Max Kasch molto convincente nella parte del fattone di turno, il più spericolato del gruppo. Lo splatter si fa vedere poco, ma l’atmosfera allucinata e contorta fatta di allucinazioni a volte anche buffe (la mucca che parla) sopperisce a questa mancanza, la struttura narrativa del film viene talvolta spezzata dai flash forward riguardanti le premonizioni della protagonista, elemento che cerca di donare una certa originalità, riuscendoci quasi sempre.
Alla fine sarà ora di esplorare il vecchio istituto abbandonato che avrebbe dovuto avere più spazio nel film grazie alla sua aura decadente piena di crepe, vecchie sedie a rotelle, una buona sequenza esaltata da un filtro blu che rende i colori molto freddi, ma i nostri eroi non si fermeranno troppo a lungo dentro queste mura (peccato) il bosco fuori li attende di nuovo. La soluzione finale (con un breve accenno alla maniera “final girl” che tira fuori le palle) potrà piacere o meno, ma nel complesso mi sento di affermare che questo “Shrooms” non è un film da buttare, dategli una possibilità, forse non rimarrete entusiasti, ma nemmeno delusi.