REGIA: STACY TITLE

ATTORI: DOUGLAS SMITH, LUCIEN LAVISCOUNT, CRESSIDA BONAS, DOUG JONES

REPERIBILITÀ: ALTA

GENERE: HORROR PARANORMALE

ANNO: 2017

DISTRIBUZIONE ITALIANA: KOCH MEDIA

 

Bye bye man” è un horror di serie B diretto da Stacy Title, regista non molto prolifica ma che comunque può vantarsi di aver lavorato con Cameron Diaz in “Una cena quasi perfetta“, qui si presenta con questo horror di poche pretese che vede protagonisti tre ragazzi che vengono colpiti dalla “maledizione” del Bye Bye man, un essere soprannaturale che si nutre delle nostre paure creando paurose allucinazioni che fanno vacillare la mente, l’unico modo di liberarsi del mostro è non pronunciare il suo nome, facendolo conoscere ad altri creando così un circolo vizioso senza fine.

Una delle tremende allucinazioni

La fotografia di James Kniest è abbastanza buona, la sceneggiatura è piuttosto lineare con pochi colpi di scena, solo alcune trovate colpiscono nel segno come nel caso della ragazza medium travolta dal treno, o la sequenza in cui due dei protagonisti lottano fra loro in preda alle allucinazioni create dal mostro. “Bye bye…” da una parte fà un po’ il verso a “IT” per quanto riguarda l’uso di un mostro che genera allucinazioni, e dall’altra rispolvera un po’ il mito dell’uomo nero che in questo caso è affiancato da un segugio fatto in computer grafica un po’ da rivedere.

C’è spesso ricorso al jumpscare come nel caso dei vermi nei capelli della ragazza o la sequenza della biblioteca dove il

Il bye bye man

“Bye.. man” si avvicina minacciosamente al protagonista. Douglas Smith (che interpreta il protagonista Elliot”) è un buon attore che qui comunque convince nella sua interpretazione, Lucien Lavinscount è l’altro protagonista nero con il quale Elliot condivide la casa (caro Elliot mai condividere la casa con la fidanzata e l’amichetto…. corri il rischio che ti scopi allegramente la morosa) anche lui fa il suo onesto lavoro di interpretazione, il problema di questo film è  la scarsa originalità delle situazioni e della sceneggiatura, il tutto sa troppo spesso di già visto, alla fine “Bye…” è un film che si lascia guardare adatto ad un pubblico non troppo esigente che semplicemente vuole passare un’oretta piacevole provando qualche brivido.

La solita seduta spiritica

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