LA MASCHERA NERA+ INTERVISTA CON BARONE

REGIA:  Leonardo Barone
ATTORI: Leonardo Barone, Daniele Gargano, Gianluca Cardinali, Roberto Fabbri, Monica Raffermi
REPERIBILITÀ: si trova su you tube
GENERE: fantatrash
ANNO: 2018
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Amatoriale indipendente

La maschera nera” è un fantatrash amatoriale underground del regista Leonardo Barone, che prende spunto dal tema classico dei super eroi, con Jack un tipo qualunque che a causa del classico bidone radioattivo si ritrova con dei fantastici poteri ma come recita il celebre ragno Marvel: da grandi poteri derivano anche grandi responsabilità. Jack vaga per l’Italia di oggi preda della crisi e del lavoro che non c’è. Il nostro eroe si farà anche un viaggio nel tempo che gli rivelerà cosa lo aspetta per i prossimi cinque anni. Il nostro eroe si ritrova a dover combattere un super villain: la maschera nera.

Il film sembra un fantatrash molto influenzato dai fumetti americani (tuttavia l’ambiente in cui si muove l’eroe è tutto italiano) realizzato con zero mezzi non prendendosi troppo sul serio, con effetti speciali completamente realizzati al computer, (alcuni riusciti altri meno…) sono molte le sequenze di dialogo alcune un po’ statiche, ci sarebbe stato bisogno di maggiore dinamicità. Il ritmo è molto buono, succede sempre qualcosa e lo spettatore di certo non si annoia, specialmente chi ama i fumetti o il genere “super eroi” troverà pane per i suoi denti ed anche diverse citazioni sparse quà e là, si perchè nella “Maschera…” ci sono gli ingredienti più classici del genere super heroes: l’eroe che ottiene per caso i suoi poteri, una situazione pericolosa a da affrontare, il suo fido braccio destro con tanto di laboratorio, ed il cattivone mascherato pronto a tutto.

Ma adesso cari amici è il momento di scoprire i segreti del film direttamente col regista:

1)   Dott.Trash: Come nasce l’idea di fare questo film?

Leonardo Barone: Iniziai a scrivere la sceneggiatura nel 2016 ed accantonai per un pò il progetto in quanto ero ben consapevole del fatto che realizzare un lungometraggio tutto da solo sarebbe stata un impresa molto ardua, sopratutto considerando che richiedeva una gran mole di effetti speciali, ma io questa storia la volevo raccontare anche perchè c’era oltretutto una certa autobiografia nel progetto ed avevo caratterizzato il personaggio principale prendendo a modello me stesso.

2) Dott.Trash: Dal film sembra che tu sia anche un appassionato di fumetti americani, ti sei ispirato ai super eroi Marvel?

 Leonardo Barone: Dall’età di 6 anni fino a circa 26, sono stato un grandissimo lettore di albi Marvel, leggevo praticamente ogni testata, La Maschera Nera è un mix tra un Cinecomics ed uno Sci-Fi, per la  realizzazione di questo film, oltre ai moderni film sui supereroi, mi sono ispirato anche a pellicole come “Ritorno al Futuro” ed al più recente “Lo Chiamavano Jeeg Robot

3) Dott.Trash:  Nella “Maschera nera” c’è un larghissimo uso della computer grafica, si tratta di una scelta fatta per risparmiare sui costi o una scelta di tipo artistico? Oppure entrambe le cose?

Leonardo Barone: La Maschera Nera è un film “No Budget“, l’ho realizzato con 50 euro, quindi credo sia un pò entrambe le cose, anche perchè c’è un supereroe che affronta un supercriminale quindi un largo uso di effetti speciali era assolutamente necessario.

4) Dott.Trash: Pensi che la computer grafica sia essenziale per il futuro del cinema e dei videoamatori?

Leonardo Barone: Non sempre, la computer grafica fine a se stessa non è una buona idea, è essenziale solo quando al fine di raccontare una storia non si può fare a meno di usarla, quando nel 1993 Steven Spielberg volle realizzare Jurassic Park, lui non voleva realizzare un film con effetti speciali, lui voleva realizzare un film con i dinosauri e gli effetti speciali erano l’unico mezzo per ottenere ciò, ma nel mezzo a tutti quegli effetti c’era una bella storia ed il risultato fu molto buono, ciò è diverso dal dire “Ok, facciamo un film con tanti effetti speciali, la storia non conta, l’importante è fare un grande sfoggio di CG” ed in effetti alcuni capitoli della saga dei Transformer sembrano un agglomerato di effetti speciali buttati quà e là senza senso, comunque secondo me il cuore di ogni film è la sua  storia ed i personaggi che la raccontano, tutti gli effetti speciali del mondo non riusciranno mai a salvare un film senza anima.

5) Dott.Trash: In quanto tempo è stato girato il film?

Leonardo Barone: Mi ci è voluto un anno in tutto, quattro mesi di riprese ed otto di montaggio.

6)  Dott.Trash: Sembra che ci sia anche un po’ di attenzione alla situazione economica del nostro paese in quanto alcuni personaggi non se la passano bene sul piano lavorativo…

Leonardo Barone: Si, più che altro l’attenzione è focalizzata nella piccola città dove sono nato e cresciuto, Piombino, la quale sicurezza economica si basava principalmente sulla nostra fabbrica dell’acciaio, purtroppo è fallita tre anni fa, lasciando molte persone senza lavoro e molti giovani senza un futuro, io stesso sono un ex operaio in cassa integrazione da diversi anni, spero che tutto si risolva al più presto.

7) Dott.Trash: Definiresti “La maschera…” un fantatrash?

Leonardo Barone: Dipende cosa si intende per “trash”, lo potremmo definire tale solo perchè a livello tecnico è realizzato in modo molto amatoriale, ma per me la definizione di trash esula dal comparto prettamente tecnico, per me ad esempio “Shark : Il primo squalo” è un trash allo stato puro in quanto tutto in quel film è ridicolo, trama, dialoghi e situazioni non riescono assolutamente a coinvolgere ed il film non ha nessun impatto emotivo, la differenza è che avendo però alle spalle un budget milionario, si è potuto metterci degli attori professionisti e creare effetti speciali di alto livello i quali salvano un pò il film dall’essere una porcheria totale, ma alla base è un trash puro, nella sceneggiatura di “La Maschera Nera” invece non c’è niente di ridicolo, il film ha una bella storia che riesce a coinvolgere ma che purtroppo a causa della mancanza di soldi e mezzi non ha potuto beneficiare di una realizzazione visiva che potesse rendergli giustizia, quindi, diciamo che solo a causa della nostra performance attoriale di livello amatoriale ed all’uso di effetti speciali talvolta un pò ridicoli, il film possa sembrare un trash, ma di base non lo è affatto, se in futuro riuscissi a trovare i fondi per realizzarne un remake fatto  in modo professionale, penso  che il risultato finale sarebbe bel lontano dal trash.

 

 

 

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