REGIA: NICOLA PEGG
ATTORI: DAVID WHITE, CATERINA CIOLI PUVIANI,
GENERE: HORROR
ANNO: 2019
DISTRIBUZIONE ITALIANA: BLOOR PICTURES
Questo nuovo lavoro di Nicolapegg rispolvera un tema caro al cinema horror, il libro maledetto, (alla “Evil dead” per intenderci) di Lovecraftiana memoria, stavolta “custodito” da un sapiente demone che conosce il mistero dei misteri ovvero cosa ci attende dopo la morte. Pegg dimostra di essere un regista mai ripetitivo, dall’horror con sfumature drammatiche di: “Funny dice” all’ironia di “Little trouble in big eatery” pieno di citazioni ai classici B movie, passando poi per l’introspettivo “Shapes” e regalandoci poi l’insolito: “Leggende venete” film a episodi le cui storie si rifanno al folclore locale. Questo nuovo “Khalimbu” ha una struttura narrativa semplice e lineare con le solite venature anni ’80 che caratterizzano da sempre i prodotti di Pegg, stavolta l’ironia di alcuni suoi lavori risulta completamente assente a favore di un’atmosfera misteriosa con personaggi ben caratterizzati. Il corto si apre con una ripresa dall’alto molto artistica dall’alto, c’è sempre una certa ricercatezza nelle inquadrature, c’è una tensione che attraversa tutto il corto fino ad esplodere in una scena splatter molto efficace, sicuramente la buona riuscita dell’opera va attribuita anche all’interpretazione degli attori, veramente convincenti nelle loro parti. “Khalimbu” non cerca soluzioni particolarmente originali ma gioca bene le sue carte su territori piuttosto classici: libri maledetti, demoni, maledizioni, personaggi moderni alle prese con orrori ancestrali, un ottimo corto ben confezionato.
Adesso parliamo un po’ con Nicola:
Dott trash: Questo tuo nuovo lavoro sembra pervaso a mio parere da un’aura Lovecraftiana: il demone ancestrale, personaggi moderni alle prese con spiriti dimenticati, il libro ecc… ti sei un po’ ispirato a Lovecraft?
Nicola Pegg: In parte mi sono rifatto ad alcune figure Lovecraftiane, come appunto il libro di Khalimbu e la storia delle origini dello stesso demone. Ma oltre a Lovecraft ho preso spunto da un albo di Dylan Dog dal titolo “Il Signore del Silenzio”.
Dott trash: il corto si apre con una inquadratura dall’alto molto bella, è stata realizzata con un drone?
Nicola Pegg: Si l’abbiamo realizzata con un drone ed un operatore specializzato. Tutta la sequenza della corsa è stata interamente girata col drone.
Dott.trash: Qui c’è meno ironia rispetto ad altri tuoi lavori, c’è un’atmosfera piuttosto pesante, concordi?
Nicola Pegg: Sicuramente, con “Khalimbu” ho voluto portare lo spettatore in un mondo abbastanza cupo con una presenza sempre più marcata di un Male ancestrale che si annida in ognuno di noi.
Dott.trash: Parlaci un po’ degli attori, provengono dal teatro?
Nicola Pegg: David White l’attore che interpreta il professore Charles ha una lunga carriera nel cinema indipendente (e non solo) alle sue spalle, è stato di vitale importanza averlo nel set, grazie appunto alla sua esperienza ha contribuito notevolmente a migliorare l’intero progetto. Caterina Cioli Puviani l’ho conosciuta durante la produzione del lungometraggio “Clara” dell’amico e collega Francesco Longo, è una ragazza piena di grinta e voglia di fare ed imparare, ha dato il massimo per il suo personaggio.
Dott trash: “Khalimbu” parteciperà a qualche festival?
Nicola Pegg: Probabile anche se la sua via principale è quello di uscire assieme agli altri cortometraggi in “The Evil Building – After Midnight 2”.
Dott.trash: Progetti futuri?
Nicola Pegg: Ora sto iniziando la pre-produzione del mio prossimo cortometraggio che sarà presente nell’antologia di Davide Pesca “Death of the ten commandments“. L’opera che sto sviluppando tratterà il secondo comandamento “Non nominare il nome di Dio invano”, sarà un corto alquanto strano e disturbante e avrà come titolo “La Creatura”.
Ringrazio Nicola per l’intervista !