REGIA: SERGIO MARTINO
ATTORI: BARBARA BACH, MEL FERRER, CLAUDIO CASSINELLI, RICHARD JOHNSON
REPERIBILITÀ: MEDIA, SI PUÒ TROVARE IN DVD
GENERE: AVVENTURA-ANIMAL HORROR
ANNO: 1979
DISTRIBUZIONE ITALIANA: MEDUSA, GENERAL VIDEO
Col “Fiume del grande caimano” Martino ci propone un film d’avventura a sfondo animal horror e dalle ambientazioni che ricordano vagamente i cannibal movie senza però addentrarsi in quest’ultimo genere in quanto “Il fiume…” non è certamente pieno di quella violenza che caratterizza i cannibal. C’è una retorica ecologista tipica di prodotti anni ’70 rappresentata dai personaggi degli imprenditori senza scrupoli che costruiscono un residence in una zona incontaminata abitata da una tribù indigena apparentemente pacifica che venera e teme un sanguinario e feroce coccodrillo di cui i nostri eroi faranno conoscenza. Ally e Daniel vengono incaricati di fare una buona promozione commerciale ma le cose non andranno come previsto.
Gli scenari esotici vengono sfruttati bene già dalla prima sequenza che ci regala una bella panoramica a bordo di un elicottero che sorvola una fittissima foresta vergine, il ritmo soprattutto nella prima parte risulta un po’ lento ma l’accoppiata Cassinelli (“Murderock”, “La montagna del dio cannibale”, “Assassinio al cimitero etrusco”) Bach (“La corta notte delle bambole di vetro”, “La tarantola dal ventre nero”) funziona bene, la Bach ci offre come sempre una recitazione molto spontanea con la sua espressione da donna bella e innocente, un vero peccato che questa attrice sfortunata non abbia avuto il successo che meritava. Le musiche spesso risultano esotiche sposando appieno le locations fatte di fiumi pericolosi e fitta vegetazione, nonostante il budget sia al risparmio e gli effetti speciali risultino durante le aggressioni del caimano un po’ confusionari, il film è godibile riportandoci ad un’epoca in cui in Italia si osava fare cinema di genere, B-movies che tenevano alta la bandiera delle produzioni nostrane. C’è poco da fare, altra epoca altro pubblico, altri film.