REGIA: MIKE FLANAGAN
ATTORI: EWAN MC GREGOR, REBECCA FERGUSON, CARL LUMBLY, CLIFF CURTIS
REPERIBILITÀ: ALTA
GENERE: HORROR
ANNO: 2019
DISTRIBUZIONE ITALIANA: WARNER BROS
Mike Flanagan colpisce nel segno con questo nuovo film che fà tornare sulle scene dopo molto tempo Danny Torrance (Ewan MC Gregor) ri-presentandolo come un individuo tormentato che cerca di superare i traumi della sua infanzia annegandoli nell’alcool, ancora dotato dei suoi poteri paranormali riesce a parlare con defunti e spettri, il suo cervello è ancora un’antenna per i flussi paranormali qui denominati “luccicanza“. Danny non riesce a darsi pace e sa che l’Overlook hotel è ancora pieno di presenze pronte a uscire fuori e conoscendo una giovane ragazza dotata di una grande “luccicanza” si ritroverà a doverla proteggere da un gruppo di inquietanti personaggi non più umani che usano questi poteri a fini malvagi. “Doctor…” parte con le marce basse per aumentare il “voltaggio” via via che la storia decolla, fra immancabili e doverose citazioni/omaggi al vecchio (e insuperabile?) capolavoro di Kubrick che i fans non potranno non gradire: il barman dell’Overlook somigliante a Nicholson come se adesso il “testimone” fosse passato ad un nuovo fantasma (del resto l’ultima inquadratura di Shining mostrava Jack come uno “di famiglia” perfettamente a suo agio con i fantasmi.
Poi c’è il fantasma di Dick il cuoco nero ottimamente interpretato da Carl Lumbly che funge da “guida” per Danny, una sorta di angelo custode, ci sono ancora le immancabili gemelline spaventose e pallide, e la “cascata di sangue” pronta a riversarsi nuovamente sul pavimento per allagare tutto e rinnovare (in un certo senso) una delle sequenze più spaventose della storia del cinema horror, poteva mancare poi la scritta “murder” al contrario? certo che no. Tuttavia “Doctor sleep” non vuole assolutamente essere un filmetto per nostalgici, anzi ci mostra una realtà maligna che ormai si è allargata anche e soprattutto fuori dalle mura dell’ Overlook hotel dove personaggi malvagi e dai poteri paranormali sono fra noi e paradossalmente dovranno anche loro fare i conti con i vecchi cari fantasmi dell’Hotel che si tramuterà nel palcoscenico ideale per la resa dei conti. Fra citazioni originali ed eleganti, un protagonista alla ricerca di un equilibrio interiore, una ragazzina che saprà diventare a suo modo un po’ una final girl, ed una regia che scorre in maniera molto piacevole pur non cercando ad ogni costo soluzioni originali, “Doctor…” si rivela un buon prodotto consigliato agli amanti dell’horror, inutile fare paragoni col film di Kubrick, avrebbe poco senso.