REGIA: GEOFFREY WRIGHT
ATTORI: BRITTANY MURPY, MICHAEL BIEHN, GABRIEL MANN
REPERIBILITÀ: ALTA, SI TROVA IN DVD
GENERE: SLASHER
ANNO: 2000
“Cherry falls” è un film di Geoffrey Wright autore del (buon) film: “Romper Stomper” un film sul fenomeno dei naziskin che ha avuto sicuramente il merito di lanciare il grande Russel Crowe, “Cherry…” si presenta come uno slasher di poco spessore con un buon cast, come protagonista troviamo Brittany Murpy, (“Ragazze interrotte”, “Don’t say a Word”, “8 mile”) l’ottimo Michael Biehn (“Aliens scontro finale”, “Terminator”) nei panni del padre della protagonista e sceriffo della cittadina, poi c’è anche il buon Gabriel Mann (“Paradiso perduto”, “No vacancy”, “The bourne identity”) il Nolan Ross della serie TV Revenge. Purtroppo nonostante il buon cast “Cherry…” si rivela uno slasher senz’anima, con poco sangue e quasi sempre col freno a mano inserito per quanto riguarda il livello di sangue e violenza che in prodotti di questo tipo non dovrebbe mai mancare.
Nella tranquilla cittadina di Cherry falls un maniaco uccide giovani ragazze ancora vergini, lo sceriffo Brent preoccupato per la situazione tiene un discorso al liceo locale rivelando che le vergini sono il bersaglio del killer, gli studenti allora organizzano un party selvaggio a base di sesso per combattere il killer. Intanto si scopre che l’assassino somiglia a Loraline Sherman una ragazza violentata da quattro adolescenti ubriachi che adesso sono adulti e ben inseriti nella società della cittadina. La sceneggiatura ci riserva pochi colpi di scena, è chiaramente uno slasherino da adolescenti con poche pretese, tuttavia il difetto peggiore di questo film è il basso livello di emoglobina messa in mostra, tutto sà troppo di già visto, il classico lavoretto fatto per accontentare un po’ tutti, uno slasher da prima serata da vietare massimo ai 14 anni.
Solo alcune sequenze riescono a mettere un po’ di strizza come quella in cui la protagonista incappa nel maniaco che la insegue nei corridoi della scuola, o la sequenza in cui i protagonisti vengono catturati dal killer che mostra orgoglioso i suoi strumenti di tortura, qui lo spettatore si aspetta un impennata di splatter che poi non arriva affatto. Tuttavia se le cose fossero state fatte in maniera diversa in fase di realizzazione, (anche con la stessa sceneggiatura) se avesse spinto maggiormente l’accelleratore sulla violenza “Cherry…” sarebbe stato un discreto slasher, peccato.