CLARA INTERVISTA CON FRANCESCO LONGO

REGIA: FRANCESCO LONGO

ATTORI: VERONICA URBAN, ROBERTO RAMON, MICHAEL SEGAL, DAVID WHITE, CHARLES GOODGER,ORFEO ORLANDO, LAURA SIMPOLO, CATERINA CIOLI PUVIANI, ANDREA MONARI, GIADA CAMERIERE

GENERE: HORROR

ANNO:  2021

DISTRIBUAZIONE ITALIANA: CORTO INDIPENDENTE

 

Francesco Longo (“Quarantine“) torna alla carica ad un anno di distanza con un lungometraggio ambizioso e interessante, “Clara”  (scritto e diretto da Longo)è un chiaro omaggio al cinema horror anni ’80 gli anni belli, quelli della casa di Raimi e dei suoi non meno feroci sequel apocrifi con la mitica C a falce che Longo sfoggia sulla locandina del suo film che mostra una grafica interessante dai colori che si riallacciano alle atmosfere del film. A sottolineare il legame con gli eighties c’è fra le prime sequenze di apertura (dove troviamo anche una citazione di Lovecraft) il classico gruppetto di ragazzini anni ’80 (con l’immancabile tizio con le cuffie sempre distratto) questi ragazzi sono li per verificare se la storia su Clara sia vera, Clara era la più giovane figlia della famiglia Ludovisi, ma suo padre la uccise murandola viva perchè spaventato dai sui poteri di chiaroveggenza presumibilmente ottenuti dal demonio.

Adesso il fantasma di Clara infesta la villa e i suoi dintorni, dopo l’incipit l’azione si sposta ai giorni nostri con un altro gruppo di “esploratori” della casa infestata andati li per evocare lo spirito di Clara con una seduta spiritica dove il regista mette in scena un jumpscare che fa si sobbalzare ma pecca un po’ nel velocizzare eccessivamente la sequenza. Uno dei ragazzi della seduta scompare letteralmente “risucchiato” da una presenza sbucata dalla porta aperta, ci troviamo poi in compagnia di Helen e del suo ragazzo Jacob, Helen Ludovisi è parente della famiglia di Clara, Helen scopre dal testamento della zia che ha ereditato la villa, il notaio li mette in guardia da non prestare attenzione alle dicerie della gente e decide di mostrargli la casa.

Di li a poco la villa si rivelerà una prigione per i protagonisti, un posto buio e freddo infestato da presenze inquietanti, comincerà una lotta alla sopravvivenza contro Clara e un altra presenza dal sapore Lovecraftiano: un essere mostruoso venuto da un altra dimensione “specializzato” nel possedere corpi. Ciò che colpisce subito è a cura di tutto il prodotto, (già dai titoli di testa con i dettagli della scala e la musica delicatamente inquietante)  Longo dimostra di essere cresciuto negli anni ed aver acquisito un certo gusto nella composizione dell’immagine e delle fotografia dove si scontrano due colori principali il rosso ed il blu notte (questi colori hanno un significato che il regista chiarirà nell’intervista) che ritroviamo in tutto il film. “Clara” è un mix di generi un po’ ghost story, principalmente haunted house, e film sulle possessioni a tratti lovecraftiano. Il fantasma di Clara è arricchito di effetti in computer grafica (anche se il film punta spesso più sull’atmosfera) per quanto riguarda il trucco della creatura extradimensionale è forse il più riuscito del film dando bene l’idea di una creatura fredda e malevola, alcune sequenze sono un po’ prolisse come nel caso del dialogo fra le due ragazze in auto, il grimorio è un apprezzabile oggetto artigianale con disegni e scritte molto curate, (una sorta di Necronomicon). “Calra” è l’omaggio di un giovane regista al cinema anni ’80 fatto con mezzi più o meno modesti ma molta passione. 

Adesso è ora di fare qualche domanda al regista e scoprire i segreti di “Clara”

Dott trash: “Clara” è un film sulle case infestate dalle atmosfere molto ’80 come sottolineato dalla locandina con la classica C a falce, com’è nata l’idea per questo film?  

Francesco Longo: L’idea di Clara nasce da un consiglio di un mio collega. Visto che all’epoca (parlo del 2011 circa) mi dilettavo in piccoli cortometraggi amatoriali, lui mi consigliò di leggere su internet la leggenda di Clara. Dopo aver cercato un po’ di materiale la storia mi appassionò parecchio e tra me e me dissi: “su questa leggenda prima o poi ci farò un film” , quantomeno lo speravo. Mi sembrava sprecata per un corto. Inizialmente l’idea fu quella di realizzarne un found footage ma nel corso del tempo cambiai idea.  

Dott trash: Parlaci della collaborazione con Elisa Russo 

Francesco Longo: Elisa la conoscevo dai tempi del mio cortometraggio CLAUSTROPHOBIA. Ho deciso di optare per la suddetta per la realizzazione della fotografia. Ho potuto unire la sua professionalità alle mie idee e miei suggerimenti e conoscenze sul mondo dell’horror. Da tutto ciò nasce la fotografia di Clara. Elisa oltre ad essere DOP si è mostrata in grado di ricoprire anche un piccolo ruolo del film e la sua performance mi ha soddisfatto. Professionale oltre ad essersi dimostrata una persona simpatica ed umana sul set. 

Dott trash: Sembra che con “Clara” tu abbia voluto metterti maggiormente alla prova, ben un ora di durata, un lavoro molto impegnativo, quali sono state le maggiori difficoltà che ha incontrato nella realizzazione?  

Francesco Longo: Non mi dilungo molto. Come quasi la maggior parte dei film indipendenti, con budget quasi inesistenti le difficoltà non sono state poche ahimè. Ma questa è un’altra storia. Si sono superate senza troppi giri e finalmente il prodotto è finito. Come si dice: “l’importante è arrivarci”. 

Dott trash: Le musiche sono frutto della collaborazione fra più soggetti fra i quali compare anche il tuo nome, parlaci delle tue competenze a livello musicale.

Francesco Longo: Musicalmente diciamo che mi diletto a fare qualche brano. In passato l’ho fatto per i miei corti. Per Clara ho scelto di avvalermi di professionisti come il maestro Paolo Castelluccia, perché avevo in mente una parte di Soundtrack molto orchestrata. La parte più atmosferica l’ho realizzata personalmente perché volevo darci un tocco di “mio” sulla colonna sonora. Charles Goodger invece si è occupato della realizzazione della filastrocca di Clara, interpretata da Chiara Manning Zuccheri ed infine , non meno importanti sono infine la metal band DEAD LIKE JULIET che ha concesso i diritti del brano UNWANTED. 

Dott trash: Nei titoli di testa compare un altro nome della scena underground italiana Nicola Pegg, parlaci della vostra collaborazione per “Clara”

Francesco Longo: Nicola si è mostrato fin da subito interessato al progetto. Mi ha chiamato e mi ha detto se poteva coadiuvarmi in questa impresa. Accettai la proposta. Nel film ha ricoperto il ruolo di co-operatore, assistente alla regia e ha dato una mano anche per la fotografia.

Dott.trash:Nel film è presente anche un grimorio altro elemento molto old style, il quale con le spiegazioni del professore dona un tocco quasi lovecraftiano alla sequenza in quanto si parla di entità extradimensionali, parlaci di questo elemento particolare, com’è nata l’idea del grimorio?

Francesco Longo: Esatto. L’idea del grimorio è proprio inspirata al mondo Lovecraftiano così come l’entità extradimensionale. Essa potrebbe essere tranquillamente una creatura facente parte degli “antichi” . Parallelamente l’ispirazione deriva anche dall’universo di King, e più precisamente alla sua più famosa e temibile creatura ovvero Pennywise

Dott.trash:Per quanto riguarda la fotografia mi sembra che i colori dominanti in “Clara” siano il blu  notte ed il rosso, volevi creare un contrasto?

Francesco Longo: La contaminazione dei colori nella fotografia di Clara ha un significato particolare. I colori che vediamo maggiormente sono il blu e il rosso. Il blu rappresenta la notte, l’oscurità e dunque tutto il mistero che avvolge Villa Clara(Non posso spoilerare troppo). Il rosso rappresenta il male. Ogni volta che il rosso appare, la parte più “oscura” della casa è in procinto di divorare chiunque si addentri tra le sue mura. A volte, con una più fioca intensità si percepisce anche il verde, che dovrebbe trasmettere allo spettatore un minimo sentimento di speranza per tutto quello che sta succedendo durante il film.

Dott.trash:Clara è un po’ un mix di generi abbiamo case maledette, possessioni diaboliche, ghost story quali di questi contenitori rappresenta meglio il tuo film?

Francesco Longo: Clara lo vedo principalmente come una Ghost story con contaminazioni varie. Con un twist della storia molto importante. Ovviamente il mix di generi è un voluto omaggio alle numerose pellicole che amo  

Dott. trash:La locandina è molto suggestiva, rende bene le atmosfere del film e mette in evidenza anche uno dei colori predominanti: il blu notte, parlaci della sua realizzazione

Francesco Longo: Ovviamente il blu è dominante come ho già spiegato sopra, anche nella locandina. Per la realizzazione mi sono affidato ad un vero professionista del settore, Giorgio Credaro. Ho dato lui un’idea di base ed il materiale e lui ha tirato fuori le due artwork (ci sono due versioni) che ho davvero apprezzato. 

Dott.trash: Parlaci delle scelte relative al cast, ci sono molti nomi, deve essere stato impegnativo rimettere assieme tutte queste persone

Francesco Longo: L’organizzazione del set è stata molto impegnativa. Il cast è molto vario. Ci sono nomi meno noti, nomi più noti ma tutti sul set hanno dato il meglio di sé. Alcun attori sono stati scelti volutamente da me. Per altri abbiamo realizzato un piccolo casting. Sono comunque soddisfatto della “vita” che hanno donato ai miei personaggi. 

 

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