DESERTO ROSSO SANGUE

REGIA: COLIN MINIHAN

ATTORI: BRITTANY ALLEN, JULIAN REDINGER, MERWIN MONDESIR, KRIS HIGGINS

REPERIBILITÀ: MEDIO ALTA

GENERE: ZOMBI MOVIE

ANNO: 2016

Colin Minihan è un interessante regista, autore e sceneggiatore di molti lungometraggi horror, il suo primo film fu l’interessante “ESP-fenomeni paranormali” diresse anche “Extraterrestrial” (2014) e “What keeps you alive” (2018) questo “Deserto rosso sangue” è un interessante ed originale zombi movie del 2016, vediamo brevemente la trama. Nick (Merwin Mondesir) e Molly (Brittany Allen) sono i protagonisti di questo zombi (road) movie, i due  sono una coppia di sbandati che deve raggiungere un aeroporto, per concludere un affare di droga, tuttavia a causa di un piccolo incidente l’auto non riparte, cosi i due si trovano da soli nel deserto in cerca di aiuto, inutili i tentativi di Nick di chiamare un amico col cellulare. I due si trovano a fronteggiare un misterioso zombi  senza possibilità di chiedere aiuto, Molly (personaggio vestito come un’icona pop anni ’80 fuori moda)sarà costretta fuggire affrontando un arido deserto in compagnia di un “amico” che vuole mangiarsela viva, tuttavia fra la ragazza e lo zombi si instaurerà uno strano rapporto, intanto nelle zone civilizzate l’epidemia zombesca dilaga. La sceneggiatura è semplice ma efficace, punta tutto sull’evolversi dei rapporti fra i (pochi) personaggi, la Allen (“Saw legacy”, “Dead before down 3D) è molto calata nella parte dell’ingenua e fuori di testa Molly, ballerina di lap dance dipendente dalla cocaina e dalla vita incasinata. La scenografia è costituita da un deserto arido che non lascia scampo, una fotografia nitida e dai colori accesi incornicia questo atipico zombi movie fatto con pochi personaggi e un’aura che ingloba elementi anche survival in una lotta spietata contro una natura ostile e uno zombi famelico. Lo zombi è un personaggio privo di identità, uno sconosciuto di oscura provenienza, è curioso questo fatto perchè solitamente in certi film (soprattutto di altri generi, vedi il western) abbiamo la figura dell’eroe o giustiziere misterioso che arriva sulla scena in modo inaspettato  (figura dagli attributi talvolta quasi mistici) qui è l’esatto contrario, la figura misteriosa che piomba in scena è malevola e assetata di sangue ma a ben guardare tutti i personaggi del film sono “senza storia” infatti poco o niente sappiamo anche del passato della protagonista, intuendo qualcosa solo in brevi flashback.  Lo zombi proposto è molto classico, anni ’80 marcio e soprattutto lento come vuole la tradizione (di zombi centometristi ne abbiamo visti fin troppi negli ultimi anni)  il suo make up è molto convincente, i due vagano in una  scenografia che fa degli spazi aperti e sconfinati i suoi punti di forza. Il “rapporto” fra lo zombi e Molly muta nel corso della vicenda, egli diventa quasi un salvatore e certamente un aiuto provvidenziale in un momento critico ma che comunque resta sempre uno zombi affamato di carne, un film piuttosto originale che con la sua semplicità cerca riuscendoci di uscire dai binari del solito zombi movie prendendo in prestito elementi survival e condendo il tutto con alcuni momenti ironici, non risparmiandoci neppure una certa dose di splatter che viene accentuata nella parte finale. 

 

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