REGIA: JOHN MC TIERNAN

ATTORI: PIERCE BROSNAN, LESLEY ANNE DOWN, ANNA MARIA MONTICELLI

REPERIBILITÀ: MEDIA

GENERE: THRILLER-HORROR

ANNO:  1986

Nomads” è il primo film del famoso regista americano John Mc Tiernan (“Predator”, “Trappola di cristallo”, “Caccia a Ottobre rosso”) un grande regista di cui questa presa in esame è la prima regia, il nostro si ritrova fra le mani il futuro James Bond (Pierce Brosnan) come protagonista di questo non troppo ispirato thriller paranormale a budget medio/basso. La sceneggiatura firmata dallo stesso Mc Tiernan mostra un uomo in preda a delirio allucinatorio arrivare all’ospedale di Los Angeles, ad occuparsene sarà la dottoressa Flax ma prima di morire il misterioso paziente sussurrerà qualcosa all’orecchio della donna e la morderà a un orecchio in preda al delirio. Dopo questo episodio la vita della dottoressa non sarà più la stessa in quanto essa sarà preda di continui flashback psichici che gli faranno vivere le esperienze del professor Charles Pommier (l’uomo giunto in ospedale) il quale studiava le credenze delle popolazioni indigene sparse per il mondo, finchè proprio nel civilizzato mondo moderno e urbano si imbatte disgraziatamente in dei demoni nomadi dall’aspetto punk, la mente dell’uomo inizia a vacillare. “Nomads” ha uno stile registico da classico b movie americano, il ritmo non decolla quasi mai rimanendo in un cero senso “sospeso”, e questo particolare è probabilmente la cifra stilistica del film, il restare sospeso, il generare una tensione che non esplode mai lasciando lo spettatore in attesa. Il montaggio gioca  un grande ruolo nell’insieme (ed è a cura di Michael John Bateman) la sceneggiatura offre sicuramente degli spunti originali (i demoni urbani incarnazione di ataviche paure) e i personaggi appaiono ben caratterizzati, nel cast troviamo anche Lesley-Anne Down, (la Jaqueline Marone di Beautiful, “Dark house”, “Il giustiziere della notte 5”) un’attrice in gamba e dalla lunga carriera qui nella parte della dottoressa Flax che dovrà fare i conti coi ricordi del professore antropologo. Altra particolarità del film è la sua struttura originale fatta di continui flashback  che fanno luce lulla vicenda del malcapitato antropologo francese donando al film un’atmosfera un po’ allucinatoria. Tuttavia anche tenendo conto di questi buoni propositi “Nomads” è un film nel quale si fa un po’ fatica a scorgere il futuro grande regista che ci ha regalato perle ineguagliabili come: “Predator”, “Trappola di cristallo”, “Last action hero” questo primo film risulta probabilmente l’anello più debole della sua filmografia. “Nomads” è un film che ripiega su se stesso non arrivando volutamente a sciogliere i nodi della sceneggiatura ma restando “in sospeso” fino alla fine, la sceneggiatura offre spunti interessanti che però non vengono sfruttati fino in fondo, l’atmosfera urbana decadente  avrebbe necessitato di una spinta maggiore, un po’ di cattiveria in più da parte dei demoni non avrebbe guastato, un b-movie con un montaggio sicuramente magistrale ed una narrazione originale, un thriller venato di horror che punta piu sulla suspance e sul lato mystery che non sulla violenza gratuita, godibile ma un po’ macchinoso.

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