REGIA: LEE CRONIN
ATTORI: LILY SULLIVAN, ALYSSA SUTHERLAND, MORGAN DAVIES
REPERIBILITÀ: ALTA
GENERE: CASE MALEDETTE
ANNO: 2023
“Evil dead rise” è il nuovo reboot della serie “Evil dead” iniziata con l’inimitabile film di Raimi nel 1981, in questo nuovo capitolo diretto da Lee Cronin (regista e sceneggiatore di origini irlandesi al suo secondo lungometraggio dopo “The hole in the ground”) ritroviamo il mitico necronomicon, il libro dei morti di lovecraftiana memoria rilegato in pelle umana e contenente immonde formule magiche scritte col sangue. La sceneggiatura dello stesso Cronin ricalca in chiave più moderna la vicenda del primo film trasportando il tutto in uno scenario cittadino anzichè boschivo, un fatiscente palazzo abitato da pochi coinquilini, in questo squallore vivono Ellie (Alyssa Sutherland) e i suoi tre figli che ricevono la visita di Beth, (Lily Sullivan) sorella di Ellie. Beth è all’oscuro dell’abbandono del tetto coniugale da parte del marito di Ellie, e fra le due ci sarà qualche screzio. Una sera si verifica una forte scossa di terremoto e nel garage dello stabile si crea una grossa crepa, Danny (Morgan Davies) uno dei figli di Ellie, decide di scoprire dove porta quella fenditura nel cemento e scopre un vecchio ambiente che porta ad un insolito caveau contenente un misterioso libro e tre vinili. Danny decide di impossessarsi di tutto il materiale ed una volta giunto a casa, dopo aver aperto il libro scoprendolo pieno di macabre illustrazioni mette sul suo mixer i vinili trovati nel caveau e scopre una serie di registrazioni che contengono formule antiche e potenti, l’inferno si scatenerà all’interno della palazzina. Premesso che oggigiorno si fanno molti remake e reboot di cui spesso non si sente l’esigenza, “Evil dead…” pur rientrando nel calderone reboot dimostra di meritare un certo interesse, nel film il livello di splatter è elevatissimo: amputazioni, accoltellamenti, deformazioni demoniache, insomma un bagno di sangue che non mi sarei aspettato da un film vietato semplicemente ai minori di 14 anni. Nonostante dalla sceneggiatura mi aspettassi qualcosa di più di una semplice versione modernizzata della “Casa” di Raimi (la trama è piuttosto risicata infatti) il film tiene incollati allo schermo per l’elevato tasso di splatter ottimamente realizzato grazie ai realistici effetti speciali e una regia capace di giocare bene le sue carte. L’ambientazione è molto claustrofobica, un fatiscente palazzo in cui la maggior parte degli appartamenti è sfitta, un decadente edificio che diventerà un vero e proprio mattatoio, non mancano riferimenti all’ Evil dead classico come vorticose riprese in soggettiva atte a rendere l’idea dell’ormai famoso spirito malefico che si muove a tutta velocità. Ci sono pochi preamboli, dopo un breve antefatto (già molto splatter) veniamo catapultati in un’atmosfera marcia e malvagia, il male è una presenza che si fa sentire fortemente in questo horror in bilico fra i generi case maledette e possessioni, le scene splatter ottimamente realizzate colpiscono davvero duramente lo spettatore medio non abituato ad una simile mattanza, poca trama e molta azione dunque per questo nuovo capitolo che non intende misurarsi coi classici del passato ma cerca di riproporre in chiave più estrema le situazioni e i cliché della serie. Viene “aggiornato” al 2023 anche il malefico Necronomicon che adesso ha pure delle “zanne” che vengono aperte dopo un tributo (anche minimo di sangue) e poteva mancare una citazione al vecchio protagonista Ash con una motosega impugnata stavolta da una final girl un po’ improvvisata? Le tonalità scure dominano incontrastate rendendo l’atmosfera cupa e opprimente, non c’è un solo sprazzo di luce in tutto il film, Alyssa Sutherland è adattissima nel ruolo della madre abbandonata ed “alternativa”(e con la sua statura viene e esaltata nelle scene con contorsioni demoniache) benchè tutto sommato i personaggi del film siano poco approfonditi lasciando più spazio ad una macabra macelleria.