REGIA: DAVIDE PESCA
ATTORI: IVAN BRUSA, SELENE SCARCELLA, FABIOLA LA GALA
REPERIBILITÀ: PROSSIMAMENTE IN DVD
GENERE: FANTAHORROR
ANNO: 2023
“Dreams of flesh” è un horror sci-fi del regista underground Davide Pesca che fa parte di una trilogia cyberpunk composta da film comunque indipendenti fra loro uniti solo dalla presenza di una fantomatica e oscura società futuristica chiamata Neovita che opera sul mercato delle nuove tecnologie. Qui a differenza degli altri film l’attenzione si concentra sul fondatore dell’azienda che vive ormai più tempo nella realtà alterata dei suoi sogni che non nella sua vita reale che ormai cade a pezzi, trascura sua moglie ed è tutto preso solo dalle sue ricerche aziendali, un percorso in discesa che lo porterà negli abissi della follia. Qualitativamente si attesta sulla scia degli altri due film ovvero un fanta horror low budget con effetti artigianali, c’è un uso ricorrente di una illuminazione fatta di luci blu e viola, lo splatter è ben presente come nella sequenza weird in cui la ragazza incinta “partorisce” se stessa in versione mostro o la tipa col ditale tortura il poveretto nella ferita aperta. Queste citate ed altre sono tutte sequenze splatter artigianali create con passione dallo stesso Pesca che si diletta a creare effetti sanguinolenti per un piccolo incubo low budget dalle atmosfere talvolta oniriche come nel caso del paziente affetto da disfunzione erettile la “cura” è rappresentata da una sequenza che mischia erotismo, gore e torture creando una buona atmosfera malata dove al malcapitato vengono estratte anche le interiora dal retto in una sequenza surreale e malata. Spesso il vero protagonista è il corpo, sia inteso come componente femminile eroticamente perversa sia come ricettacolo di esperimenti dolorosi con aghi, fili e piccoli ami infilzati sottopelle, (utilizzando attori-performer che fanno dal vero queste perfomance) per un film talvolta difficile da catalogare e senza una trama ben precisa, si mischia fantascienza lo fi, erotismo, gore, sequenze oniriche.
Dott trash: Ciao Davide, parlaci un po’ di questo nuovo capitolo della tua trilogia cyberpunk-horror, cos’ha a tuo avviso di diverso rispetto agli altri capitoli?
Davide Pesca: ho voluto creare una sorta di trilogia che omaggiasse in tre modi diversi, l’immaginario Cyberpunk . –Night Of Doom voleva a suo modo strizzare l’occhio al futuro distopico visto in film Occidentali come Strange Days, Doom Generation, RoboCop e via dicendo, dove la tecnologia ha dato servizio piú alla distruzione di massa prossima al collasso e al subbuglio totale, piuttosto che una miglioria. In Re-Flesh, invece l’omaggio andava totalmente allo Splatter Cyberpunk Giapponese di fine anni 80, inizio 90 che tanto adoro, virando anche sugli anime e manga Hentai definiti “Tentacle Rape”, ho voluto proprio immergermi in quel mondo, ricreando a mio modo dei riferimenti neache troppo velati a capolavori come Tetsio, Rubber’s Lovers, La Blue Girl ecc.. Mostrando come la tecnologia che ormai sta dominando l’umanitá e fra non molto fantomatica mente parlando, muterà l’essere umano in una metamorfosi cibernetica Qui in Dreams of Flesh Invece affronto la tematica classica del Mad Doctor , che peró si serve della tecnologia per varcare i confini dell’inconscio e della mente umana, una sorta di From Beyond in versione futuristica
Dott trash: Gli effetti sono tutti artigianali, e come sempre creati da te, parlaci di questa tua passione per gli effetti, come e quando è nata?
Davide Pesca: La passione per gli Effetti nasce con il mio amore per l”horror, adoravo guardare piú volte le scene sanguinose dei film per poi scoprire come venivano fatte e provare a rifarle con mezzi di fortuna ed ho continuato sempre cosî cercando di migliorarmi, senza fare nessun corso o scuola, ma non dico questo per presunzione, anzi… Solo che mi diverto cosí a fare a modo mio. In Dreams of Flesh è realizzato tutto con effetti pratici realizzati da me tranne un’esplosione(non spoiler o troppo) in Comp. grafica realizzata da Francesco Longo, ho deciso di farla in questo modo perchè volevo ricreare una breve sequenza del mio film preferito: Grosso Guaio A Chinatown e Franci l’ha realizzata proprio come la volevo.
Dott trash: Nel nuovo capitolo non sembra esserci un vera e propria trama ma pare incentrato sulle ossessioni del capo della misteriosa società Neovita che poi è il collante fra tutti i capitoli, concordi?
Davide Pesca: esattamente, Neovita è proprio il collante e già da night of Doom avevo in mente di svilupparne il concetto e concretizzarlo.
Dott trash: A quale capitolo della serie sei più legato?
Davide Pesca: Re Flesh, forse è il capitolo a cui sono piú affezionato proprio per il mio attaccamento al cinema nipponico, ma a loro modo hanno lasciato un forte impatto su di me tutti e tre, avendoli realizzati con forte impegno ma in maniera molto diversa fra loro anche perchè ho attraversato in tutti e tre , fasi diverse del COVID con tutte problematiche annesse(restrizioni, divieti, zone rosse, gialle e via dicendo, attori positivi che ovviamente hanno contribuito allo slittamento delle riprese ecc…)
Dott trash: Quali sono state le tue fonti di ispirazioni per questa trilogia?
Davide Pesca: Pesca:le fonti di ispirazione sono state sono gli scritti di William Gibson, Doom generation, classe 1999 , Brain Damage e come dicevo tutto il contesto cyberpunk giapponese da cui ho attinto per Re Flesh.