REGIA: NEILL BLOMKAMP

ATTORI:  CARLY POPE, TERRY CHEN, CHRIS MARTIN

REPERIBILITÀ: ALTA

GENERE: FANTA-ESORCISTICO

ANNO:  2021

Demonic” è un film canadese diretto da Neill Blomkamp regista influente e noto per film come “District 9” e “Elysium” i suoi lavori trattano spesso temi fantascientifici e di critica sociale, inizia col cinema già da giovane collaborando a famose serie tv come “Smallville” in questo horror (di cui cura anche soggetto e sceneggiatura) ci mostra Carly (interpretata da Carly Pope)  è una donna che ormai da anni ha rotto i contatti con sua madre la quale non ha certo un passato cristallino. Un giorno però apprende da Martin (Chris William Martin) che sua madre è in coma ormai da anni e che un’azienda chiamata Therapol.  La Therapol ha creato innovative tecnologie per comunicare con le persone in coma e Carly accetta non senza riserve di partecipare a un test per parlare con la madre. Ma le cose non andranno per il verso giusto, oscuri demoni sono pronti ad insediarsi nella vita della figlia, demoni predatori e possessori di anime. Il film parte con buone premesse volendo trattare argomenti come l’attività cerebrale in stato di coma, la tecnologia virtuale applicata alla medicina e la personalità che sopravvive anche se il corpo non può più muoversi. Nonostante un’idea non originalissima ma comunque buona “Demonic” non riesce ad essere mai incisivo, si tratta di un prodotto troppo patinato con poca tensione e una trama abbastanza lineare. La regia di Blomkamp non sembra brillare per originalità attestandosi su livelli standard. Durante la visione si è spesso portati a pensare di essere davanti ad un prodotto dal taglio piuttosto televisivo , i personaggi proposti sono piuttosto anonimi e non è facile affezionarsi  a loro, si tratta chiaramente di uno di quegli horror col freno a mano inserito, che mai abbonda di sangue o tensione. L’idea di un film sulle possessioni unito al tema tecnologico poteva essere sfruttato meglio, ne viene fuori un film fiacco e privo di mordente in cui la noia spesso regna sovrana, realtà virtuale, scene da film esorcistico (le classiche movenze tarantolate e contorsionistiche dei posseduti) e un tocco di drama per un mix poco riuscito che non lascia abbastanza spazio sufficiente per nessuno dei generi citati ma andando un po’ qua e un po’ là disperdendo molto il suo potenziale.   Alla fine il regista non abbandona del tutto la sua vena fantascientifica ma la ibrida con un horror-drama esorcistico (ma neanche tanto alla fine…) patinato e poco convincente che mai spinge sull’acceleratore, fra personaggi a cui lo spettatore fatica ad affezionarsi, situazioni banalotte e poco horror il film lascia talvolta spazio alla noia. Carly Pope ( “S.W.A.T.”, “Yeti”, “Rakka”)  sembra proprio adatta alla sua parte, una figlia che si ritrova ad affrontare i fantasmi del suo passato, non è la recitazione (anche se per i personaggi si poteva fare di meglio) il problema di “Demonic” ma una malriuscita ibridazione di elementi diversi fra fantascienza, drama e horror.  peccato si poteva fare meglio.

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