REGIA: ANGELO DI NOIA
ATTORI: NESSUNO, IL REGISTA SI AVVALE DI BAMBOLINE DI PORCELLANA ( si avete letto bene…)
REPERIBILITÀ: SI TROVA SU YOU TUBE
GENERE: HORROR-WEIRD
ANNO: NON PRECISATO (CREDO COMUNQUE SIA MOLTO RECENTE)
DISTRIBUZIONE ITALIANA: SLEAZY ELF PRODUCTIONS
MOMENTI CLOU: 1) L’INCIPIT CHE SEMBRA ESSERE UNO SPOT ANNI 80 2) IL RISVEGLIO DELLE BAMBOLINE 3) LA SEQUENZA IN CUI LA BAMBOLA AGGREDISCE UNA RAGAZZA TORTURANDOLA COL COLTELLO
Angelo di Noia torna con questo nuovo corto amatoriale: “Dolls”, un breve cortometraggio che ha come protagoniste delle inquietanti bamboline che risvegliandosi ci faranno assistere ad un incubo molto bizzarro dove i giocattoli sono i veri protagonisti, dato che l’opera non si avvale di nessun attore (ad esclusione solo di alcuni momenti). Devo dire che dopo aver visto l’altro corto del regista (Morteman) non mi sarei mai aspettato un film così, perchè qui è totalmente assente la vena ironica e sfacciatamente umoristica che accompagnava lo sgangherato super eroe, lasciando il posto ad un incubo realizzato con zero mezzi ma dall’impatto piuttosto visionario. Il corto si apre in maniera curiosa con una sequenza in cui una bimba gioca allegramente con la sua casa delle bambole, una sequenza dai colori sfumati che sembra una pubblicità anni 80 di giocattoli.
Subito dopo, di Noia ci delizia con l’entrata in scena di bamboline molto inquietanti che sembrano uscite da un giallo anni 70 (ci manca solo l’occhio deorbitato poi siamo a posto, il regista mi ha detto che provengono dalla sua collezione privata di oggetti vintage) a fare da colonna sonora a queste immagini vi è una canzoncina da bambini (volutamente) incomprensibile che a mio parere dona un’ aura molto inquietante alle immagini. Improvvisamente le bamboline prendono vita cominciando a muoversi finchè una di esse riesce ad arrivare ad un cassetto ed a prendere un coltello, questa sequenza è interessante in quanto il tutto ci viene mostrato grazie ad una visuale in soggettiva che ci regala immagini distorte dell’ambiente circostante, un’atmosfera irreale, a tratti quasi da sogno.
La bambolina vaga minacciosa fino ad arrivare vicino ad una ragazza addormentata puntandole sulle labbra la minacciosa lama, fino ad infilargliela in bocca in una sequenza delirante dove la cinepresa riduce il campo visivo fin quasi a far diventare la scena una foto che ruotando poi su sè stessa dà un senso di smarrimento e delirio, la scena si conclude poi con un copioso fiotto di sangue su lenzuola bianche. La particolarità del corto in questione è la totale assenza di dialoghi che rende l’opera ancora più malata ed opprimente. Vediamo anche un bel giocattolino con le fattezze di Freddy Krueger (bella citazione) che osserva le bamboline mentre ripuliscono la scena del delitto da braccia amputate ed arti vari piuttosto posticci (qui mi sembra comunque un po’ esagerato visto che le bamboline avevano dei coltelli, non motoseghe…).
Continuiamo poi con l’entrata in scena di un omino di legno (di provenienza africana credo…) che sembra avere un grande appetito sessuale in quanto se ne va in giro col fallo eretto (ci mancava solo il toy eccitato…), poi vediamo che una bambolina bianca è dotata di poteri psichici e muove oggetti a distanza. Questo delirante corto si chiude poi con la bimba vista all’inizio che rimette a posto la sua casa delle bambole, quindi il cortometraggio segue un andamento circolare concludendosi com’è iniziato, lasciando libera interpretazione allo spettatore: “era tutto reale oppure era il sogno di una perversa bimba?” Ciascuno lo intenda come meglio crede.