DEVIL’S PREY

 

REGIA: BRADFORD MAY

ATTORI: PATRICK BERGIN, BRIAN KIRKWOOD, TIM THOMERSON, BRIAN DOMINIC

REPERIBILITÀ: MEDIA (si trova in dvd)

GENERE: THRILLER-HORROR

ANNO: 2001

DISTRIBUZIONE ITALIANA: WILD WOLF PICTURES

MOMENTI CLOU:  1)IL RITORNO DAL RAVE 2)L’INSEGUIMENTO NEL BOSCO 3) LA MESSA NERA

 

“Devil’s prey” è un noioso thriller-horror a sfondo satanista diretto da Bradford May nel 2001, il nostro è un regista molto attivo, nell’ambito dei film per la tv ( immaginate già di che porcai si tratta vero?) direttore di opere mediocri come “Darkman 3”, “Madonna, tutta la vita per un sogno”, “Miracolo d’amore”, “Un papà per due” e tanti altri. Per questo squallido horror si avvale di Bryan Kirkwood attore che recita prevalentemente in serie tv come “Sabrina vita da strega”, “One world” e che ritroviamo anche nel fim “Hellbent”, un horror del 2004 che non ho visto ma che non m’ispira per niente. Tra gli altri attori troviamo Patrick Bergin, interprete dalle prestazioni sufficienti che ha preso parte a film tipo: “A letto con il nemico”, un thriller del 1991 con Julia Roberts, “Giochi di potere” di P.Noyce con Harrison Ford, dispiace quindi trovarlo in questo filmaccio inutile.

Un gruppo di ragazzi scemi decide di recarsi ad un rave chiamato: “La notte del rave vivente” (ma per favore…) nel gruppo ci sono ovviamente ragazze fighe, un nero ed uno spacciatore. Giunti al rave saranno allontanati per rissa, troveranno poi una ragazza ferita in mezzo di strada e saranno inseguiti per tutta la notte da una setta satanica composta da ebeti in tunica con maschere ridicole che gli fanno sembrare più simili a clowns che a dei satanisti. Il gruppetto cercherà di sopravvivere fino ad arrivare alla mattina seguente in una città apparentemente tranquilla dove però ci saranno brutte sorprese. Gli attori coinvolti sono davvero irritanti e la loro recitazione è da soap opera ( se non peggio…), il film trasmette la sensazione di essere un prodotto assemblato in fretta e furia senza la minima cura. La sequenza del rave è prolissa e ridicola, viene fatta una carrellata di relitti umani composta da troie, tamarri, impasticcati e cubiste nude, questi stereotipi adolescenziali emersi negli horror dal 2000 in poi hanno veramente rotto le scatole, la sequenza sopra citata fa capire subito che siamo al cospetto di una bidonata di film per adolescenti.

La regia è molto piatta, quasi da telefilm e le scene in cui Joe (uno dei ragazzi) cerca di tirare sù il morale del gruppo rifilando pasticche di ecstasy a tutti fa solo pena, cioè, tanto per chiarirsi: scappano da una setta (quindi si presume debbano essere lucidissimi) e questo cerca di rifilargli droghe da usare subito?! Ma dai… Quando il gruppo si rifugia in una casa abbandonata assistiamo ad una sequenza in cui i dialoghi fanno pena “sono folli! Dicono di uccidere per volontà di satana!” oppure: “ce la caveremo” risposta: “sì, se riusciamo a trovare una mitragliatrice”. Credo di aver reso bene l’idea del livello dei dialoghi. Il bello (si fa per dire) è che il film non cerca neppure di rifugiarsi nello splatter mostrando almeno un po’ di sangue per tenere sveglio lo spettatore, ma preferisce andare totalmente alla deriva, i pochi colpi di scena arrivano in maniera telefonata, facilmente intuibili anche da uno spettatore distratto. Insomma un film deludente che si dimentica dopo un quarto d’ora.

 

 

 

 

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