REGIA: LUCA BERTOSSI
ATTORI: GIULIO ROVEREDO, AGNESE DE GIORGI, DYLAN TOLLON
GENERE: HORROR D’ATMOSFERA
ANNO: 2021
Luca Bertossi è un regista attivo da alcuni anni nell’underground italiano, (“Camille”, “Il debito”, “That thing in the darkness”, “Una serata tranquilla”) in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando decide di non arrendersi e girare questo horror d’atmosfera dove a mio avviso si possono trovare echi del primo capitolo di “The Blair witch project” un cortometraggio che trae spunto dalla leggenda delle streghe “Anguane“, un lavoro essenziale ma suggestivo dove il bosco diventa quasi un terzo protagonista. Due giovani escursionisti si incamminano dentro un bosco, ad un certo punto trovano strani talismani appesi ad un ramo ed è qui che si parla della leggenda delle “Anguane” perfide streghe tenute a bada proprio da questi talismani che sembrano spaventarle.
Realtà o semplice leggenda? I ragazzi troveranno la risposta dopo essersi imbattuti in una strana caverna che ospita inquietanti resti. Bertossi punta tutto sull’atmosfera suggestiva del bosco, un bosco dai mille alberi dove è facile perdersi, la poliedrica regia ci mostra la natura selvaggia in tutta la sua aura minacciosa con riprese dall’alto per riprendere grandi panorami ma anche primi piani dei protagonisti per cogliere il loro senso di smarrimento. Un corto che punta tutto sull’atmosfera, niente splatter, niente jumpscare gratuiti, due soli protagonisti e dialoghi al minimo, essenziale e dritto allo scopo.
Adesso cari amici parliamo col regista per scoprire qualcosa di più sul cortometraggio
Dott.trash: Il tuo corto si basa sulla leggenda delle Anguane, parlaci della scelta di trattare un tema così folcloristico
Luca Bertossi: L’idea del cortometraggio deriva da una serie di racconti, scritti da Emiliano Grisostolo che parlano appunto di queste leggende folkloristiche, è un filone proprio legato alle streghe e alle Anguane. Allora ci siamo organizzati per trasporre uno di questi racconti in sceneggiatura in modo da realizzarlo con tutte le norme anti-covid, durante il periodo di zona gialla, prima che tornasse la quarantena
Dott.trash: “Anguane” è un corto basato tutto sull’atmosfera, a tratti mi ha ricordato un po’ “Blair witch project” lo stesso bosco minaccioso, l’atmosfera opprimente del bosco labirintico, a tuo parere c’è un punto di contatto fra il tuo corto e il film cult americano?
Luca Bertossi: Anguane si rifà un po’ a Blair Witch, anche per il fatto che la creatura non viene praticamente mai mostrata, se non per un istante alla fine e per le atmosfere dark del bosco. In realtà mi sono ispirato di più alla serie Netflix “dark” per le atmosfere più cupe.
Dott.trash: Dicci qualcosa sul bosco dov’è stato girato, c’è una motivazione particolare dietro questa scelta?
Luca Bertossi: Una curiosità è che la sceneggiatura è stata scritta su misura della location a Maniago e quindi era perfetta per il corto.
Dott.trash: Nel tuo corto è tutto molto “essenziale” pochi dialoghi, pochi attori, sembra quasi che il vero protagonista sia il labirintico bosco, era questa l’atmosfera che intendevi trasmettere?
Luca Bertossi: Si, sono d’accordo e il tutto è riassunto dall’inquadratura che vede Luca e Luisa sfocati mentre parlano con il bosco a fuoco. Alla fine il bosco ha un ruolo fondamentale nella narrazione.
Dott.trash: presenterai “Anguane” in qualche concorso?
Luca Bertossi: Sì, ha già iniziato il suo percorso! Speriamo che ci porti qualche soddisfazione sia in Italia che all’estero.