REGIA: BRETT SIMMONS
ATTORI: JEREMY SUMPTER, ELIZABETH GILLIES, KEKE PALMER
REPERIBILITÀ: ALTA
GENERE: ANIMAL HORROR-MONSTER MOVIE
ANNO: 2014
“Animal” è un horror del 2014 diretto da Brett Simmons uno specialista in b-movies (“You might be the killer”, “Husk”, “5 states of fear”) ed è frutto dello sforzo produttivo di ben sei produttori, (fra i quali sembra esserci anche Drew Barrimore) la sceneggiatura è affidata al duo Thomy Huston (che ha collaborato anche a “Walking dead” e “Prank”) e Catherine Trillo (sceneggiatrice di “Prank”). Simmons è un regista che non conoscevo quindi non posso fare confronti fra questa ed altre sue opere limitandomi a parlare di questo “Animal“. Il film ha una sceneggiatura elementare che funziona poco e male, un gruppo di amici fanno un ‘escursione nei boschi ma trovano la strada bloccata e decidono di proseguire a piedi e quasi senza accorgersene si perdono nel bosco imbattendosi per caso in un mostro umanoide (bestiale) vagamente somigliante ad un uomo lupo (ma più weird). I nostri cominceranno una dura lotta per la sopravvivenza fino a giungere ad un rifugio dove altre persone si nascondono dopo essersi imbattute nel mostro.
Per quanto riguarda la creatura inizialmente si gioca sul vedo non vedo per aumentare poi l’effetto sorpresa e le aspettative sulla mostruosa creatura, le sequenze con la bestia vengono velocizzate rendendole abbastanza confuse ma la cosa peggiore di “Animal” sono i suoi protagonisti, personaggi anonimi, senza alcuno spessore che li caratterizzi, solo mera carne da macello. Quando la creatura si palesa il suo trucco non è affatto male tuttavia il buon make up è vanificato da una storia senza spessore con personaggi insipidi ed un finale aperto prevedibile ed evitabile che lascia presagire un seguito. “Animal” è un film abbastanza anonimo appartenente al filone creature assassine (boschive e selvagge tipo Bigfoot e simili di cui il folclore americano è pieno) con una regia che si limita a fare il suo lavoro ma il problema principale è la mancanza di veri colpi di scena e una storia che crei tensione, anche i dialoghi sono poco curati e di poco spessore, come i personaggi del film.