REGIA: JIM WYNORSKI
ATTORI: PAUL RAE, ADRIAN ALVARADO, E… BASTA DAI TANTO SONO INDECENTI…
REPERIBILITÀ: MEDIA, SI TROVA PURTROPPO IN DVD
GENERE: MONSTER MOVIE-SCI-FI
ANNO: 2007
DISTRIBUZIONE ITALIANA: CINETEL FILMS
Questo film di J. Wynosrski (una sorta di mago del cinema a costo sotto zero con alle spalle molte pellicole girate) ci viene proposto in una scialba edizione italiana (priva pure dei sottotitoli) nell’anno domini 2007. La trama vede alcuni operai a lavoro in un cantiere (messo in piedi da uno sporco affarista) che scoprono un vecchio cimitero indiano, durante i lavori risvegliano uno spirito-scheletro chiamato “divoratore di ossa” da qui in poi saranno guai seri per tutti, indiani e non.
Notiamo subito il taglio prettamente televisivo e la recitazione scadente, inoltre il cimitero indiano violato che scatena una maledizione, non è un tema originalissimo, tuttavia se fosse stato trattato in maniera appena decente si sarebbero potuti trovare almeno alcuni spunti interessanti. Il mostro qui proposto è quanto di più squallido si possa vedere, uno scheletro gigante fatto con una pessima computer grafica, sembra quasi “incollato” sullo schermo, stonando totalmente con l’ambiente circostante, “Bone Eater” è un film a budget zero girato in 2 giorni e buttato in fretta e furia sul mercato home video, nella speranza di fare un po di money.
Il primo assaggio di quello che ci attende, lo abbiamo nella prima sequenza in cui gli operai vedono le ossa assemblarsi da sole col teschio che sputazza fiamme verdi, una sequenza pessima soprattutto per gli FX proposti che fanno sembrare lo scheletro il personaggio di un picchiaduro da sala giochi anni ’90. La creatura col suo tocco fa sparire le persone che uccide in maniera grottesca e senza un minimo di fantasia o di splatter, aspetto quest’ultimo, completamente assente, questi orrendi effetti speciali sono a cura di tale Digital Slaves UFX che sicuramente si farà un nome in ambito di z-movies. La fotografia di Andrea Rossotto è troppo scolastica, inoltre vogliamo parlare della comunità indiana in rivolta? 4 ebeti con 2 cartelli! Cioè, non riescono neppure a rendere l’idea di una protesta credibile, eppure bastavano solo delle comparse in più…
Spesso la recitazione degli attori è forzata, e le scene dove il mostro non è in azione sembrano messe lì tanto per fare metraggio. I momenti morti sono disseminati ovunque, siamo costretti a sorbirci scene inutili con dialoghi noiosi come quelle alla centrale di polizia oppure quelle in cui la figlia dello sceriffo torna tardi la sera ecc… Questo film non possiede neppure l’autoironia delle pellicole targate Asylum, risultando noioso, è dura arrivare alla fine anche per trashers incalliti. Vi lascio solo un assaggio dei dialoghi: “Voglio 6 uomini di pattuglia al perimetro sud, se solo senti un gufo che scorreggia prima spari, poi chiedi chi è…”. Se volete punirvi, questo “Bone Eater” fa al caso vostro.