REGIA: STUART GORDON

ATTORI: JEFFREY COMBS, BARBARA CRAMPTON, ELISABETH CAZA, LUCA ZINGARETTI 

REPERIBILITÀ: ALTA 

GENERE: HORROR GOTICHEGGIANTE

ANNO: 1995

Stuart Gordon (il celebre regista di “Reanimator“) se ne uscì nel ’95 con questo film girato in Italia per il mercato home video, un film che mi ha ricordato molto le atmosfere della Hammer, infatti nel film di Gordon troviamo: un castello goticheggiante, un bel mostro che ne abita le segrete, la storia maledetta di una famiglia con molti segreti e scheletri nell’armadio. Per le atmosfere proposte questo “Castle…” pare essere una sorta di horror dalla atmosfere retrò molto gradevoli ma fuori tempo massimo, protagonista è una famiglia americana che eredita un castello in Italia, il padre John è un uomo che si porta dentro un grande dolore, egli si sente in colpa per la morte del figlio piccolo in un incidente stradale, c’è anche una sorella cieca, una ragazza timida e dolce. La famigliola presto scoprirà di non essere sola nel castello, infatti un terribile freak assetato di sangue vaga nelle segrete, egli era il figlio della vecchia proprietaria che lo trattava come una bestia, ma altri segreti attendono John egli gli apprenderà dalle voci di paese e scoprirà da chi discende realmente.

La sceneggiatura è piuttosto semplice ma le rivelazioni sono messe nei punti giusti, gli attori sono buoni, (e sono sia americani che italiani) il personaggio del freak rende bene l’idea di un uomo dagli istinti bestiali che non esita a mutilare anche se stesso pur di liberarsi, egli è protagonista di scene splatter abbastanza crude (la prostituta torturata che viene morsa sul seno dal mostro è una scena molto d’impatto) cosa inusuale per un film di questo tipo, “Castle…” dunque ci riserva scene splatter d’impatto sorprendendoci dal punto di vista della violenza curiosa al presenza del nostro Montalbano nazionale Luca Zingaretti perfetto nel ruolo del poliziotto tutto d’un pezzo. “Castle…” è un film sempliciotto vagamente ispirato ad un racconto di Lovecraft “The outsider” (col quale però non condivide quasi niente)  chiaramente non il miglior film di Stuart Gordon ma comunque un B-movie dalle atmosfere retrò che merita di essere visto.

 

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