CHANNEL 309 IV-VI

REGIA: MARCO MALATTIA

ATTORI: MARCO MALATTIA + LE VARIE PERFORMERS

REPERIBILITÀ: SI TROVA IN DVD

GENERE: INCLASSIFICABILE, ESTREMISMO PORNOGRAFICO SPERIMENTALE

ANNO:  2016

DISTRIBUZIONE ITALIANA: BLACK LAVA ENTERTAINMENT

Non è facile fare una recensione di un prodotto di questo tipo, non avevo mai sentito parlare di M. Malattia e dei suoi film che sembrano usciti da un girone perverso dell’inferno. Ho riflettuto se inserire o meno questo film (forse sarebbe meglio chiamarlo esperimento sado-porno) in questo sito, per il tipo di argomento che andremo a trattare: pornografia estrema, sperimentale e disturbante. Malattia sembra essere un personaggio borderline attivo nell’underground più oscuro e boss di una label chiamata V-L-F specializzata in prodotti pornografici estremi  e per stomaci forti. Il film di Malattia non è di facile catalogazione, non c’è una trama in questo film, piuttosto un caleidoscopio di sensazioni disturbanti assemblate insieme in un montaggio non lineare ma con elementi che ritornano ciclicamente.

I performers (non sono attori che recitano una parte) indossano maschere che ne celano l’identità (per ovvie ragioni) e li rendono mera carne per folli riprese in posti abbandonati. Locations che fanno gelare il sangue dando un senso di degrado morale assolutamente in linea con le tremende performances a cui lo spettatore assiste: un turbine di sesso, vomito, talvolta urina (orrenda la scena dove il nostro pratica pissing in una sporca location con una ragazza incappucciata), la cinepresa usa un frame che sembra un vero e proprio occhio che spia questo mondo nascosto privo di dialoghi in cui la componente sonora è talvolta un industrial sincopato o rumorismo ambientale o artefatto. Il fatto che manchi una componente sonora (voci, dialoghi ecc..) come solitamente la intendiamo rende l’opera ancora più criptica e perversa, perfino i sex toys mutano pelle deformandosi come nella scena in cui una ragazza con una maschera bianca (da teatro degli orrori) si masturba con un dildo alla cui opposta estremità c’è la macabra mano di un manichino.

Le location, giocano chiaramente un ruolo determinante per quanto riguarda l’atmosfera e l’impatto visivo di questi tre gironi infernali che sono gli episodi contenuti in questa uscita in dvd, c’è un’attitudine di disprezzo ed irriverenza anche nei riguardi dello spettatore che viene a volte provocato con sputi in pieno obbiettivo (una cosa quasi punk…), il secondo episodio si apre come una vera discesa agli inferi come d’altronde recita il cartello cimiteriale: passaggio ai sotterranei, giocando anche qui con un chiaro doppio senso mostrandoci in un inquietante bianco e nero la discesa ai loculi di un cimitero per poi virare bruscamente all’asfissiante interno di una camera dove troviamo una tipa intenta a giocare col dildo sopracitato. L’ultimo episodio è quello dove i richiami esoterici sono più espliciti (d’altronde i lavori del nostro vengono spesso etichettati come occult porn) assistiamo ad un porno rituale molto macabro con ostie sconsacrate e teschi, uno dei quali usato a mo’ di incensiere, l’atmosfera è opprimente all’ennesima potenza: rumorismo industrial, corpi nudi con maschere demoniache, poi sempre come da copione, si va oltre senza indugi, bruscamente ci troviamo dentro un ospedale psichiatrico abbandonato dove regnano degrado e abbandono e dove una tipa porta a spasso su una sedia a rotelle una ragazza che pare quasi un manichino abbandonato che non si regge in piedi.

Arriviamo così all’incubo finale dove ci spostiamo in una sorta di sala mortuaria abbandonata dove una donna con una maschera inquietante da scheletro allucinato masturba il cadavere di una ragazza con un osso, una scena allucinante e ultra perversa che metterebbe a dura prova anche lo stomaco di uno zombi. Quest’ultima sequenza è davvero al limite della sopportazione, Malattia ormai è scatenato e vuole affondare lo spettatore con un ultimo devastante colpo, proiettandoci in una sorta di universo parallelo dove regnano desolazione pornografia e morte. Alla fatidica domanda: ma fa anche paura? Si a mio parere si, un prodotto che mette addosso una grande inquietudine.

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