REGIA: KEVIN MUNROE
ATTORI: BRANDON ROUTH, SAM HUNTINGTON, ANITA BRIEM, PETER STORMARE, TAYE DIGGS
REPERIBILITÀ: ALTA SI TROVA IN DVD
GENERE: COMICO?
ANNO: 2011
DISTRIBUZIONE ITALIANA: MOVIEMAX
“Dylan Dog” è un fumetto d’autore che ha fatto storia lasciando un segno indelebile nell’ambito fumettistico italiano, un personaggio molto profondo con storie che trattano temi spesso difficili ed inusuali per gli standard fumettistici a cui siamo abituati, insomma un vero cult. Anni fa uscì “Della morte dell’amore” che pur non essendo propriamente un film su Dylan Dog almeno ne riprendeva ampiamente le atmosfere e le caratteristiche psicologiche del personaggio, questo D.D. Dead of night invece si distacca completamente ed in maniera estremamente negativa dal D.D. di Sclavi.
Invece di pescare a piene mani fra le atmosfere di un dei migliori fumetti italiani di sempre questi americani preferiscono virare su cosa gli riesce meglio da venti anni a questa parte ovvero creare un prodotto assolutamente commerciale da intrattenimento pacchiano, scordatevi l’ispettore Bloch, dimenticatevi Groucho, fate conto che il romanticismo gotico di certe storie del vostro inglese favorito fosse solo un sogno, mettete insieme una baracconata in cui ci sono vampiri spacciatori, clan mafiosi di lupi mannari, Dylan che picchia come un dannato con un “magico” tirapugni, mischiate il tutto con una buona dose di action ed otterrete “…Dead of night“. La sceneggiatura è molto distante da qualsiasi storia a cui la Bonelli ci aveva abituati, preferendo una storia originale non legata a nessun albo del mitico fumetto, qui Dylan dovrà indagare sulla morte del padre di una sua cliente, trovandosi catapultato in una realtà (a lui ben nota) di licantropi e vampiri assetati di potere e sangue.
Poteva anche starci il fatto che la trama non pescasse in nessun albo dell’indagatore dell’incubo ma era doveroso mettere in piedi una storia che ricalcasse le atmosfere e d il modo di agire di Dylan che qui è totalmente stravolto, il cast sarebbe anche buono, Brandon Routh è un buon attore con un certo grado di somiglianza col Dylan nostrano, Sam Huntington è relegato al un personaggio inutile ed irritante di un aiutante zombi protagonista di siparietti comici, Taye Diggs interpreta un vampiro che sembra più un malavitoso, c’è anche l’ottimo Peter Stormare (Armageddon, Bruiser, Windtalkers, Minority report e tanti) nei panni di un capo clan licantropo che riesce con le sue interpretazioni a far amare al pubblico anche i personaggi più banali, il cast poteva anche starci, peccato manchi tutto il resto.