REGIA: DAVID GORDON GREEN
ATTORI: JAMIE LEE CURTIS, JUDY GREER, ANDI MATICHAK, WILL PATTON
REPERIBILITÀ: ALTA
GENERE: SLASHER
ANNO: 2021
“Halloween” è una saga che ha definito i parametri dello slasher anni ’80 una serie di film (ben 13 fra la serie regolare, i remake e la trilogia sequel) che ha segnato un genere e un’epoca, un marchio che ormai non ha certo bisogno di presentazioni, oggi siamo qui a recensire l’ennesimo capitolo. I registi che dopo Carpenter si sono passati lo scettro sono molti: Rosenthal, Lee Wallace, Little, Othenin Girard, Chappelle ecc… a questo giro tocca a Gordon Green (autore della nuova trilogia) maneggiare con cura una delle serie slasher più amate. Questo è secondo capitolo della trilogia sequel girata appunto da Green, anche in questo caso nei titoli di testa non poteva certo mancare la famosa musica creata da Carpenter che è il marchio di fabbrica della serie, c’è la chiara volontà di creare un ponte fra i vecchi episodi e questa novità grazie all’inserimento di personaggi come Marion Chambers, (Nancy Stephens) l’assistente del dott. Loomis, Lonnie Elam (Robert Longstreet) ed altri, tutti provenienti dai vecchi episodi, una buona scelta questa di unire in un certo senso parti della saga utilizzando i vecchi personaggi affiancandoli ai nuovi. Myers è tonato ancora una volta, sopravvissuto all’incendio scatenato dalla trappola architettata da Laurie Strode e involontariamente liberato da alcuni vigili del fuoco accorsi sul posto, (Jamie Lee Curtis) è assetato di sangue ancora una volta, la tranquilla cittadina di Haddonfield dovrà fronteggiare il male impersonificato da Myers, Allyson è decisa a vendicare suo padre così si unisce a Cameron per organizzare ronde in tutta la cittadina, riuscirà la piccola comunità a sconfiggere Myers? Appare chiaro fin da subito che il livello di violenza e splatter è molto alto, gole recise con tubi appuntiti, accettate con sprizzi di sangue copiosi, (la sequenza dello scontro con i pompieri infatti mette subito le carte in gioco a suon di sangue) “Halloween kills” non aggiunge nulla di nuovo alla serie, preferisce mettere in scena il sangue, l’adrenalina della caccia all’uomo in grande stile rispetto alla suspense vera e propria, preferisce mettere inscena un0intera comunità piuttosto che un singolo gruppo di individui peccando però nel non riuscire a dare il giusto peso a tutti. Quindi questo è probabilmente l’Halloween più “corale” mai visto, dove il ritmo non manca di certo, c’è un vero e proprio gusto nel mettere in scena accoltellamenti, ferite, massacri ecc… il tutto a discapito però della ricerca di una soluzione originale che potesse mettere magari nuova carne al fuoco alla serie, ma questo forse è pretendere troppo da un marchio che circola da così tanto tempo. Come detto sopra questo capitolo si contraddistingue anche per il discreto tasso di violenza, una violenza barbara esplicitata anche nella sequenza dell’omicidio in casa del gay: coltellate, occhi distrutti e sangue in abbondanza. Non poteva certo mancare la classica musica creata da Carpenter nel ’78 che non smette di tormentarci neppure in questo ennesimo episodio, ma l’aspetto ancora più interessante è il clima da caccia alle streghe che si crea in città, come in un gioco di specchi le vittime si trasformano a loro volta in mostri, la frenesia della cattura del mostro, le persone che perdono il senno, il caos che si sparge facendo il gioco del killer, sono elementi che sono più marcati in questo nuovo film che non aggiunge o toglie nulla alla saga regalandoci orrore a buon mercato, giungendo alla sufficienza senza farci gridare al miracolo. Myers è l’incarnazione stessa del male, con quella sua maschera fredda e anonima è un killer inarrestabile la cui saga continua.