REGIA: PAT TREMBLAY
ATTORI: PAT TREMBLAY, JAMIE ABRAMS, NAVIN PRATAP
REPERIBILITÀ: MEDIA
GENERE: FANTATRASH-POST APOCALITTICO
ANNO: 2011
DISTRIBUZIONE ITALIANA: NON DISPONIBILE IN ITALIANO
Pat Tremblay è un regista underground di fantascienza, il suo primo lavoro fu un corto dal titolo “Ritualis” (scritto assieme a Stephane Soucy”) fu una sorta di video sperimentale realizzato per la metal band “Rostrum” poi diresse “Heads out of control” un film commedia-sci-fi di difficile catalogazione, insomma il nostro sembra essere un regista fuori dagli schemi che ama intrattenere con prodotti assolutamente non commerciali. “Ellacious…” è un fantatrash apocalittico del 2011 ad alto tasso weird, dove John Glass (un eroe di cui sappiamo davvero poco) si risveglia dal suo riposo criogenico in una sorta di spartana cassa da ibernazione (una sequenza troppo lunga che avrebbe necessitato di una durata più breve) all’interno di un fienile (?) il mondo che conoscevamo non esiste più, al suo posto vi è una landa desolata popolata da (pochi) alieni e (altrettanto pochi) sopravvissuti che sono ormai dei mostri mutanti.
Il nostro John dovrà ritrovare dei codici sparsi in queste lande per salvare il pianeta facendolo tornare abitabile. La sceneggiatura è molto semplice, e con un budget superiore si sarebbe anche potuto tirar fuori un buon prodotto ma un ritmo blando e poco coinvolgente ed effetti speciali non proprio esaltanti affossano non poco il prodotto, siamo dalle parti dello sci-fi di serie B a basso budget. Il nostro eroe vaga per un mondo popolato da strani alieni e mutanti con tute post-atomiche ed armi talvolta steampunk tuttavia nonostante i difetti “Hellacious…“è pervaso da una certa aura malsana che sottolinea l’isolamento del protagonista, il livello di weird è altissimo perchè parlando con franchezza “Hellaciuos…” è un prodotto assurdo che paradossalmente trova nel suo essere totalmente fuori dagli schemi il suo punto di forza maggiore. Il protagonista è costretto a vagare per questo mondo vuoto non uscendo mai dalla sua tuta, riuscendo a nutrirsi con cibo avariato trovato in posti di fortuna e assorbito tramite un tubo.
La colonna sonora sembra voler sottolineare l’isolamento del personaggio e la monotonia del paesaggio, essendo essa stessa composta in maniera monotona con riff di chitarra ripetitivi e distorti (sembra quasi di sentire certi gruppi doom metal tanto per intenderci). Il nostro eroe somiglia a certi personaggi giapponesi tipo Ultraman e forse ai fruitori di questi prodotti potrebbe anche piacere ma per quanto riguarda recitazione e attori sono impossibili da valutare in un contesto come questo fatto di personaggi intabarrati in tute anti radiazioni che ne coprono volto e corpo. Le riprese sono quasi sempre in esterni, si privilegia il campo medio-lungo, il problema principale di questo film sono i numerosissimi tempi morti in cui non succede mai niente e assistiamo al ripetitivo vagabondare del personaggio )che pare un po’ un centauro spaziale ma senza una fantascientifica moto) non saprei a chi consigliare questo film, potrebbe piacere ai fruitori di film sci-fi weird o agli amanti della fantascienza post atomica a basso budget perchè è chiaro che un film come questo risulta assolutamente un prodotto di nicchia non per tutti.