REGIA: DON WEIS
ATTORI: Jesse Withe, Nancy Sinatra, Aron Kincaid, Deborah Walley
REPERIBILITÀ: MEDIA
GENERE: HORROR COMEDY
ANNO: 1966
DISTRIBUZIONE ITALIANA: SINISTER
“Il castello delle donne maledette” (da non confondere con “Terror! Il castello delle donne maledette” di Dick Randall del 1974) è una horror-comedy di Don Weis che vanta un cast niente male: Nancy Sinatra, Boris Karloff, Jesse White (perfetto nei panni del viscido Sinister) Deboray Walley, un grande cast dunque con tanti personaggi. “Il castello…” cerca un po’ di sfruttare la scia dei vecchi film della Hammer mischiando il tutto col musical ed una forte vena umoristica, una vera horror comedy leggera e divertente.
L’impronta musical si fa subito notare a partire dal party in piscina con ragazze che ballano al ritmo di rock insieme a bei fusti, le scenografie sono molto eleganti nel classico stile “old horror movies” fatte di mobili antichi ed armature, c’è pure il simpatico Pancho uno scimmione da circo che fa molto “freak”. I personaggi sono ben caratterizzati tuttavia ce ne sono un po’ troppi a mio avviso, la trama ruota attorno ad un’eredità contesa, l’eredita del vecchio Hiram che viene però risvegliato da Cecily una castellana ormai morta da 32 anni la quale gli dice che se vuole andare in paradiso dovrà difendere i suoi legittimi discendenti da coloro che cercheranno di sabotare il suo testamento.
L’atmosfera è sempre molto scanzonata, piena di momenti musicali anche molto curati, non stiamo certo parlando di un horror da duri e puri del genere, non era assolutamente nelle intenzioni del regista girare un vero e proprio horror ma piuttosto una simpatica parodia di questo genere piena zeppa di gag più o meno divertenti con personaggi volutamente sopra le righe impegnati nella classica caccia al tesoro in un castello stregato con tanto di porte segrete. Produttore di questa simpatica pellicola è Samuel Arkoff un grande produttore di B-movies di genere horror: “Reptilicus”, “La notte delle streghe”, ” Satana in corpo” che deve aver messo a disposizione un discreto budget. Un film le cui gag si intensificano nel finale fra scimmioni imbestialiti, fantasmi comicissimi, e la solita frenetica caccia al tesoro, un film che ci riporta a tempi in cui bastava poco per creare un prodotto divertente.