Salve amici, oggi andremo alla scoperta di Pensieronero, un autore underground che si muove fra vari generi letterari: Horror, dark fantasy, e filosofia. Prima dell’intervista vi suggerisco di gustare l’opera principale di questo autore al seguente link “Il diavolo non è il carnefice” ed il racconto “Il cane dei morti” (ritelling de “I cari estinti” di Lovecraft). Buona lettura!
1) Da quanto tempo ti interessi di letteratura horror? Com’è nata questa passione?
Pensieronero: Molto spesso i mutamenti sono composti da casuali trilogie! Fino a qualche anno fa avrei risposto Horror! Ma va, per tutta la vita sempre e solo fantasy. Eppure, quando concludevo un libro, guardavo in un angolo e mi chiedevo: cosa manca a questa storia? Fu la lettura incrociata di due autori a darmi la risposta. La prima, Robin Hoob è un’autrice fantasy che impersona magnificamente lo stile dello show don’t tell. I suoi romanzi sono l’apoteosi dell’identificazione ma, nonostante l’ammirassi, mi sembrava che anche al suo stile mancasse qualcosa. È stato leggendo Lovecraft in contemporanea alle sue opere a darmi la risposta. Il ribrezzo, il terrore, le circostanze; cosa avrebbero potuto diventare se narrate unendo i due stili più che unici? Quello che mancava al fantasy, al mio fantasy, era lì. L’horror! Gli elementi irrazionali, le conseguenze violente, gli sviluppi estremi, reali, drammatici e tragici di un destino ineluttabile, svolti sui palmi delle mani di esseri infinitamente più trascendentali e incomprensibili a noi.
2) parlaci delle tue pubblicazioni, fai tutto da solo tramite self publishing?
Pensieronero: Mi sono iscritto da circa due mesi alla piattaforma wattpad, un social per lettori e scrittori mettendo i miei testi a disposizione gratuitamente. Questa piattaforma mi permette di interagire con i miei lettori, raccogliere consigli e strutturare racconti anche su idee proposte da loro, purché abbiano un tema forte. Se la parola gratuito fa storcere il naso beh, l’ho fatto perché durante i due lockdown ho lavorato in una casa di riposo. Ho incontrato persone che amavano leggere, ma che per l’età hanno dovuto loro malgrado rinunciare a questa passione, perciò ho deciso di trasformare i miei racconti in audio letture su youtube per farli arrivare anche a loro. Se sono gratis su una piattaforma perché dovrebbero essere a pagamento su un’altra? A breve sarò attivo. Molti interpreti professionisti hanno appoggiato l’iniziativa e alla schiera dei miei amici anzianotti si sono aggiunti anche dei ragazzi non vedenti e persone dislessiche. Pubblicare ovviamente mi interessa, ma non adesso.
3) Ti muovi fra dark romance e horror, sono questi i generi che ti rappresentano meglio come autore?
Pensieronero: Unendo fantasy, horror e filosofia ho trovato la mia via nell’inafferrabile new weird. Ogni mia storia è inserita in un contesto storico culturale molto evocativo. Prendo un tema caro a un popolo e lo trasformo in nutrimento per un protagonista di origine demoniaca che lo racconta in prima persona come una sua ossessione, sviscerando appunto quel tema e mostrando i lati più oscuri degli stati d’animo o sentimenti che riterremmo sani. Ad esempio: la preghiera può nutrirsi di morte? La danza può terrorizzare due popoli contemporaneamente per scongiurare il genocidio? Come? La necrofilia, il terrore, la sperimentazione animale, l’assenza di anima, la solitudine delle persone potenti possono portare al bene? Sono questi i temi che tratto.
4)Parlaci un po’ del tuo romanzo “Il Diavolo non è il Carnefice” in quale genere va inquadrato?
Pensieronero: New weird naturalmente. Le ambientazioni sono quelle oscure dell’Italia pagana, celtica e cristiana. Il protagonista, anonimo per tutto il tempo e figlio del Diavolo, è stato cresciuto per essere un esorcista, ma l’improvviso omicidio del padre lo costringe a un percorso guidato sotto la guida del fratello per vendicarsi del responsabile, molto, molto vicino a lui. La sua mente, il suo passato saranno ricostruiti da capo. Diventerà maestro di una setta, un terrorista, un pastore di demoni, gli stessi che troverete nei racconti brevi, rivelando al mondo che l’Inferno o il Paradiso non sono mai stati al piano di sopra o a quello di sotto, ma sempre e solo in mezzo a noi.
5)Progetti futuri?
Pensieronero: Continuare a scrivere decine di racconti brevi sempre più interessanti e ricercati. Ovvio non escludo un seguito per il Diavolo non è il Carnefice, per via del finale aperto, ma per adesso voglio solo continuare a creare questo mio universo espanso, perché mi sto divertendo davvero un mondo.