IL PASSO DELL’ASSASSINO

REGIA: SIDNEY HAYERS

ATTORI:  JOAN COLLINS, JAMES BOOTH, RAY BARRETT

REPERIBILITÀ: MEDIA

GENERE: THRILLER-DRAMA

ANNO:  1971

 Il passo dell’assassino” è un drama-thriller prodotto da Peter Rogers, e diretto da Sydney Hayers (titolo originale “Revenge”) dal titolo (italiano) potrebbe passare per un giallo mentre si una storia di vendetta in bilico fra drama e thriller (più il primo che non il secondo) l’atmosfera è quella della vecchia Inghilterra, e la sceneggiatura è molto semplice: Jim e Carol sono sconvolti dalla morte della loro figlia Jenny, i due sono proprietari di un pub che gestiscono assieme ad altri parenti e quando vengono a sapere che il sospettato Seely vien rilasciato per mancanza di prove scatta in loro un odio profondo che li spinge a cercare vendetta. Seely viene rapito e rinchiuso nella cantina del pub, sarà davvero lui il colpevole? Con un montaggio sempre sobrio e bilanciato ed una colonna sonora inquietante composta da Eric Rogers, “Il passo…” offre una riflessione sul senso di giustizia e l’eterno dilemma sui “confini” della stessa, può la giustizia privata sostituirsi a quella dello stato? Più che un thriller è una sorta di “dramma nero” Il film  si annovera fra quelli che trattano il tema dell’uomo comune che in una situazione particolare più grande di lui si tramuta in un aguzzino, non senza conflitti morali interiori e riflessioni sul senso della giustizia, interessante è il cambiamento psicologico dei personaggi che da gente comune diventano una cerchia di malvagi in particolare il cambiamento di personalità del tormentato Lee interpretato da Tom Marshall, (“KIller’s moon”, “Space force”) affiancato dalla timida Rose (Sinèad cusack  “La promessa dell’assassino”) che incarna la fanciulla innocente che si ritrova ad essere anche lei un piccolo ingranaggio di tragici eventi. Hayers è stato un prolifico regista britannico (“Circus of horrors”, “The malpass mystery”, “Revenge”) vissuto negli anni d’oro del cinema di genere, toccando vari generi, ma i più sondati nella sua carriera furono il thriller, il giallo ed il genere “crime”. ”  la maggioranza delle riprese sono in interni. La trama è piuttosto semplice, è un film concentrato sugli aspetti morali-psicologici dei personaggi, tuttavia “Il passo…” ha un andamento lento e talvolta noioso,  un dramma nero travestito da thriller in quanto spesso il film non si decide a prendere una direzione precisa, si potrebbe cercare una morale, un messaggio, forse l’unica morale potrebbe essere: fidati il più possibile della legge e non fare di testa tua. Un film con un discreto cast che scorre senza lasciare un segno particolare, la sequenza migliore è quella del pestaggio del povero malcapitato, ( interpretato da Patrick Mc Alinney “The Omen“, “Revenge!” ) con riprese spesso in prima persona (dal punto di vista dell’aggredito) una ridda di pugni e violenza piuttosto cruda.  Patrick Mc Alinney è un  attore irlandese abbastanza famoso nelle sitcom britanniche perfetto per la parte di un personaggio apparentemente banale ma che ci riserverà delle sorprese in un finale che risolleva abbastanza le sorti di un film non memorabile ma che si lascia guardare fino in fondo.

Leave a Comment

Start typing and press Enter to search