REGIA: ED ALDUM
ATTORI: NORMAN KELLEY, TANNA HUNTER, JENNY ANDERSON
REPERIBILITÀ: BASSA
GENERE: HORROR THRILLER
ANNO: 1972
“Invasion of the blood farmers” è un prodotto americano di sere Z del 1972 diretto dallo sconosciuto Ed Aldum, girato con pochi mezzi e un cast di attori dilettanti allo sbaraglio, la sceneggiatura ruota attorno ad una setta discendente dai druidi che uccide uomini allo scopo di prenderne il sangue necessario a resuscitare la loro dormiente regina Onhorrid, a tenere testa alla banda c’è uno sceriffo e uno scienziato che studia lo gli strani miscugli di sangue (che si moltiplica inspiegabilmente) a cui la setta è dedita. “Invasion…” è in un certo senso un film truffa nel senso che lo spettatore è più o meno conscio del fatto che assisterà ad un film di quarta serie ma spera che almeno il versante splatter sia soddisfacente, purtroppo non è così infatti restiamo delusi anche su questo versante in quanto di frattaglie e sangue ne vedremo poche. La pellicola è stata restaurata per la sua versione in dvd e talvolta mostra alcuni segni del tempo, si trattava di un film di difficile reperibilità messo ora in dvd dalla Spaghetti Pictures Italia per la collana “Horrible tapes” (nome azzeccato per queste ciofeche di film) il film è (a quanto pare) l’unica prova registica di Aldum, siamo davanti ad un film pressocchè indifendibile anche per chi si nutre di pane e trash, lento, pieno di situazioni assurde e imbarazzanti come l’uomo che cammina ferito per strada e l’unica macchina che passa lo evita mandandolo a quel paese e la sua morte condita da movenze involontariamente comiche dentro al pub. La regia è piatta ed elementare, i pochi effetti “speciali” sono grezzissimi e amatoriali, e come ho accennato sopra la lentezza della sceneggiatura contribuisce notevolmente ad affossare ulteriormente l’opera, si stenta a trovare qualcosa di salvabile da questo drive in movie, quel tipo di prodotti che spesso venivano accorpati assieme ad altri 2 film da proiettare a un prezzo vantaggioso nei cinema di seconda mano. I personaggi mancano di caratterizzazione e paiono tutti comparse stinte in una storia che si regge a malapena in piedi, c’è solo un’aura da provincia americana psicotica e talvolta malsana ma è troppo poco per regalare una sufficienza alla prima e unica opera di questo regista sconosciuto. L’elemento semi fantascientifico del sangue che si riproduce non basta a dare un po’ di verve e originalità alla pellicola che nonostante presenti alcuni spunti interessanti si perde nell’anonimato della quasi amatorialità. Solo per i più irriducibili amanti della serie Z.