REGIA: MICHAEL ZAMPINO
ATTORI: GUIA JELO, ALESSANDRO ROJA, DAVIDE LORINO, TRESY TADDEI
REPERIBILITÀ: MEDIA
GENERE: THRILLER PSICOLOGICO
ANNO: 2011
Michael Zampino è un regista italiano (naturalizzato francese) un manager petrolifero con la passione per il cinema, una passione che gli ha dato anche delle soddisfazioni come nel caso del suo: “Governance-il prezzo del potere“, che ha vinto diversi premi fra cui il premio Kineo e una nomination come migliore sceneggiatura. “The heir” è un thriller psicologico dall’atmosfera rurale, abbiamo un piccolo gruppo di personaggi scostanti che vivono in un microcosmo rurale pieno di segreti, da un soggetto di Ugo Chiti e dello stesso Zampino prende vita questa vicenda che vede una giovane coppia, Bruno e Francesca andare a vedere una villa ricevuta in eredità dal padre di lui, ben presto Bruno dovrà fare i conti degli strani vicini Paola è una contadina che vive con i due figli, il burbero e chiuso Giovanni, e Paola una ragazza un po’ disinibita. Nel passato del padre c’è una sorta di relazione amorosa che lo legava alla vicina di casa quale relazione c’è fra Bruno e Giovanni? Quali segreti cela la vecchia casa? Il montaggio di Fabio Nunziata è sempre abbastanza “rilassato” non ci sono mai sequenze frequenze veloci in quanto si tratta di un’opera dall’andamento lento e riflessivo. “The heir” è un mix fra dramma nero, noir, e un pizzico di thriller, una vicenda chiusa in un microcosmo isolato dove riaffiorano fantasmi del passato, rancori e brutte scoperte, i personaggi sono molto ben caratterizzati anche se la sceneggiatura è un po’ troppo lineare, Alessandro Roja (“Diabolik”, “L’inferno fuori”)è il mite e intelligente Bruno, Roja è un buon attore che riesce molto bene ad entrare nella parte, d’altronde ha lavorato con nomi del calibro di Ozpetek, poi c’è Guia Jelo perfetta nella parte dell’invasata donna di casa, un sorta di fattucchiera schizzata e borderline, la Jelo è una attrice dalla lunga carriera la troviamo in: “Vite strozzate”, “La scorta”, “Ragazzi fuori”. Tresy Taddei invece è Angela una ragazza prigioniera di quell’ambiente familiare velenoso che però è anche una predatrice sessuale. Il personaggio che incanala gran parte di questa follia è quello di Giovanni interpretato benissimo da Davide Lorino, una scheggia animalesca fuori controllo, un personaggio violento e ottuso che fa da contraltare alla mitezza del protagonista. Il film non ha ottenuto molto successo, e ha ovviamente tutti o quasi i difetti comuni ai film italiani in genere, va benissimo per una visione one shot, ha una discreta atmosfera e dei buoni personaggi, un dramma nero a tinte noir passato un po’ inosservato nei cinema, un peccato visto che ha comunque una buona atmosfera.