REGIA: MATHIAS DINTER

ATTORI: MANUEL CORTEZ, TINO MEWES, HENRY GRUNDLER, TOMAS SCHMIEDER

REPERIBILITÀ:  ALTA

GENERE: HORROR COMEDY

ANNO: 2004

Maial…” è una horror comedy di Mathias Dinter prodotta da Mischa Hofmann, quest’ultimo ha prodotto buoni film come “Il posto delle farfalle” e lo storico “Jhon Rabe” , Dinter mette in scena una comicissima horror comedy in stile americano: un college, degli sfigati, belle ragazze, e situazioni grottesche. Dinter in questo caso ha voluto creare un prodotto che sembrasse il più possibile somigliante alle horror comedy americane e ci è pienamente riuscito, riuscendo a creare un film che nelle atmosfere, nel modo di recitare e nella trama somiglia ai prodotti che l’America produce in quest’ambito.  Philip, Konrad, e Wurst sono tre ragazzi molto nerd che frequentano il liceo, sono tre allegri amici (in certi frangenti “Maial…” ricorda vagamente American Pie) che se la devono vedere col bullo belloccio della scuola, una sera la dark lady di turno gli farà partecipare ad un rituale che avrà ovviamente delle ripercussioni su di loro che poco dopo moriranno in un buffo incidente stradale risvegliandosi poi all’obitorio.

I tre scopriranno che essere morti-viventi ha degli indubbi vantaggi: forza sovrumana, resistenza al dolore, e soprattutto un grande sex appeal, ma quando inizierà la fase della putrefazione non sarà sempre rose e fiori. I personaggi sono molto spassosi e volutamente stereotipati: il fattone che fuma sempre erba, i bulli bellocci, le tipe fighe fuori e vuote dentro, i tipi dark che rappresentano la frangia degli alternativi ecc… come nella migliore tradizione cinematografica i perdenti hanno la loro rivincita, i protagonisti acquisiscono qualcosa che gli rende speciali per poi rendersi conto di poter raggiungere gli stessi obbiettivi anche da normali. Esilarante il momento dell’incidente causato dal fumo del bonghetto, sicuramente una scena messa per sottolineare gli effetti dannosi delle droghe leggere, un piccolo avvertimento per i giovani trasmesso col loro stesso “linguaggio”, Konrad è protagonista delle gag più spassose, sederi addentati, insegnanti sbranati, per non parlare poi della scena in cui il pene viene riattaccato in bagno creando equivoci gay. Se amate fare quattro risate sulla scia di una comicità caciarona tipicamente U.S.A. ma targata Germania con questo film vi divertirete da matti, uno sforzo produttivo non indifferente per un film spassoso e leggero.

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