REGIA: LEONARDO BARONE
ATTORI: LAURA CALAMASSI, GABRIEL DORIGO BADEA, PAOLO MASSARIA, JERRY POTENZA, GIORGIO BORRONI, BEATRICE STARL
GENERE: THRILLER
ANNO: 2021
DISTRIBUZIONE ITALIANA: INDIPENDENTE
Leonardo Barone è un regista toscano che già da un po’ di tempo si muove nell’underground italiano (” La maschera nera”, “13 scatti”, “Black hole”, “È solo un gioco“) soprannominato inizialmente il “regista tecnologico” perchè nei suoi lavori iniziali vi era spesso un largo uso (mai comunque del tutto abbandonato) della computer grafica, col suo ultimo lavoro “Negli occhi della preda” approda al lungometraggio. Qui barone è regista, co-produttore (assieme a Ethan Michael carter) curatore del casting e direttore della fotografia, di Barone avevo apprezzato molto il commovente “13 scatti” (una sorta di fantasy romantico) con questo “Negli occhi della preda” torna sulla scene con un thriller che ha per protagonista una ragazza dalla personalità molto particolare. La sceneggiatura mette in scena il rapimento di Laura (Laura Calamassi) una giovane ragazza di buona famiglia che si ritrova rapita e legata in una grande casa isolata, rapita da una banda di malintenzionati. La banda ci viene subito presentata, ogni membro ha le sue caratteristiche peculiari: Santiago (Paolo Massaria) è il carismatico capo, il boss duro che non risparmia critiche aspre ai suoi “collaboratori”, Giorgio Borroni è il folle Brando una sorta di fool criminale, il giullare fuori controllo che sembra uscito da una fiaba nera, Benedetto (Gabriel Dorigo Badea) è un criminale dal cuore tenero, rappresenta il lato più umano e ragionevole del gruppo, Lupo è il più laido del gruppo un criminale senza scrupoli e dagli istinti selvaggi ben interpretato da Jerry potenza che riesce benissimo a trasmettere l’idea di un uomo animalesco e dai bassi istinti, Aurelio è un altro cattivone interpretato da Marco Cimmino, un personaggio legato a doppio filo a Selvaggia la falsa amica di Laura, una dark lady che non è da meno agli atri uomini della banda. Il film inizia con una bella ripresa aerea (presumo fatta col drone) e con le musiche delicate di Luca Buosi, ma l’atmosfera cambia subito in quanto la cinepresa ci porta dentro gli interni di una casa dove il padre (Stefano Severi) di Laura riceve la terribile chiamata di Brando che lo ricatta. Curiosamente il regista e lo sceneggiatore preferiscono non mostrare subito banalmente il rapimento ma mostrarci solo in seguito la genesi del fattaccio indagando sul rapporto fra Laura e Selvaggia, gli interni della casa sono girati nel museo Tintori di Prato, una location suggestiva, interni pieni di quadri, oggetti d’arte, statue che donano un’atmosfera contrastante con la vicenda del rapimento in atto. C’è un abbondanza di primi piani atti a cogliere bene le emozioni dei personaggi e soprattutto i cambiamenti repentini della personalità di Laura, “Negli occhi…” sembra una versione italiana di certi thriller americani da tv, la computer grafica è presente in piccole dosi, funzionale in determinate situazioni. “Negli occhi…” è un thriller basato sui risvolti psicologici della sua protagonista, la sceneggiatura punta infatti molto sui dialoghi e sui tratti psicologici della protagonista e del suo trauma facendone il perno su cui imbastire tutta la vicenda, Barone sembra aver voluto investire molto in questo progetto, scopriamo tutti i segreti del film parlando col regista:
1- DOTTOR TRASH:la storia prende vita dalla collaborazione con Ethan Michael Carter, parlaci della genesi della genesi della sceneggiatura, com’è nata l’idea di questo thriller
LEONARDO BARONE: A settembre del 2020 mi trovavo ad Ustica per il Sicily Web Fest, fù durante quel festival che fui contattato da Ethan Michael Carter. Mi disse che aveva visto alcuni dei miei lavori e che sarebbe stato interessato ad avviare una collaborazione con me. Prima di allora avevo collaborato solamente con “Roberto Ricci”, il parrucchiere del brivido. Accettai ed incominciammo a pensare sù a cosa avremmo potuto lavorare, all’inizio pensammo ad un cortometraggio di 15 minuti, Ethan mi propose un cortometraggio romantico, gli risposi che non è il genere a cui sono abituato a lavorare, Ethan stava pensando anche ad un corto Sci-Fi, poi gli proposi un vecchio soggetto che scrissi qualche anno fà che chiamai “Wrong Hostage”, dopo averlo rielaborato insieme, Ethan iniziò a lavorarci sopra ponendosi l’obiettivo di scrivere qualcosa che sarebbe durato dai 30 ai 45 minuti. Dopo qualche settimana gli proposi di allungare la sceneggiatura per tramutare il progetto in un lungometraggio.
2- DOTTOR TRASH: “negli occhi…” sembra segnare un ulteriore salto di qualità rispetto ai tuoi precedenti lavori, stavolta hai fatto le cose in grande con un vero film da un ‘ora e trentatrè, anche il budget sarà stato sicuramente superiore, parlaci delle difficoltà che hai incontrato nel portare a termine questo progetto
LEONARDO BARONE:Il budget si aggira attorno alle 10.000 euro, molto di più stavolta, infatti ero solito non andare oltre le 1.000 euro. Sapevo benissimo che per realizzare un lungometraggio mantenendo la stessa qualità tecnica dei precedenti lavori avrei dovuto investire una maggiore quantità di denaro, ma io non volevo mantenere la solita qualità tecnica, io volevo andare oltre, volevo fare qualcosa di superiore anche sul piano audio/visivo. Le difficoltà sono state moltissime, a partire dal Covid che ci ha fermato più volte le riprese per via dei vari lockdown, abbiamo anche avuto un paio di attori che si sono ritirati ad inizio riprese, il che ci ha costretto a rigirare di nuovo alcune scene ed a modificare leggermente la sceneggiatura. Non è mai facile realizzare un lungometraggio senza una produzione alle spalle, ma ormai sono abituato a fare tutto in modo autoprodotto, fortunatamente la Co-Produzione ha potuto contare sul supporto di Riccardo Ceppari, uno dei registi dell’Imminente “Dawn of Vincent” lungometraggio horror dove tra l’altro ho interpretato un ruolo. Questa è la seconda volta che mi capita di poter usufruire di un piccolo aiuto da parte di una Co-Produzione, la prima volta fù con l’attore Gabriel Dorigo Badea, che scelse di farmi da Co-produttore per la realizzazione di“13 Scatti”, cortometraggio fantasy che girai nel 2020 nei borghi di Lucignano. Sicuramente questa volta c’è stato un bel salto di qualità, soprattutto nella regia ma anche nella fotografia, color, effetti speciali ed anche nel comparto audio, questa volta per la prima volta avevo a disposizione un fonico ed ho avuto la possibilità di registrare l’audio in presa diretta. Però credo che se questo progetto si è potuto porre in un gradino più alto rispetto a tutto quello che ho fatto finora è soprattutto grazie al magnifico cast di cui è composto il film, è stata infatti la prima volta che ho avuto l’occasione di raggruppare così tanti attori di così alto livello, è soprattutto grazie a loro se questo film risulta più professionale rispetto ai miei precedenti lavori
3– DOTTOR TRASH: il film si svolge in gran parte nei suggestivi interni del museo Leonetto Tintori di Prato una suggestiva location pieno di quadri, statue, opere d’arte che danno al film una certa eleganza, parlaci della scelta di un posto così particolare
LEONARDO BARONE: Non è stato facile trovare la location principale, finalmente dopo qualche mese, dopo una attenta ricerca abbiamo scoperto il bellissimo Museo Tintori, all’inizio credevo che la location per via della particolare struttura potesse non essere funzionale alla storia, ma poi mi sono ricreduto, siamo stati veramente fortunati, il museo ha degli esterni molto particolari ma sono sopraTtutto gli interni ad essere bellissimi e molto caratteristici, il museo ha anche una bella storia alle spalle, sicuramente la location ha contribuito moltissimo a dare valore al film dal punto di vista dell’atmosfera e della fotografia
4- DOTTOR TRASH: Definiresti “Negli occhi…” un thriller -action?
LEONARDO BARONE: Diciamo di si, tuttavia c’è molta meno azione rispetto ai miei precedenti lavori, al contrario di “13 Scatti” stavolta ci sono molti dialoghi ed il film si prende i suoi tempi, probabilmente chi si aspetterà un film tutto azione e spargimenti di sangue rimarrà deluso, “Negli Occhi Della Preda” punta molto di più sull’evolversi della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi, è un thriller molto psicologico che ci mostra tutto il dramma di una ragazza tormentata da una doppia personalità interpretata dalla bravissima Laura Calamassi
5- DOTTOR TRASH: La storia ha anche dei risvolti psicologici, il tema centrale è il trauma dal quale poi scaturisce tutta la psicologia della protagonista che da preda si tramuta in una “final girl” quindi un trauma violento che sconvolge la vita e la mente sembra essere il tema principale del film, e paradossalmente è il trauma del passato che permette le condizioni di salvezza per il pericoloso presente, concordi?
LEONARDO BARONE: Concordo assolutamente, il film ruota tutto attorno alla protagonista la quale è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all’altro. Una ragazza molto disturbata a causa di un trauma subito quando era poco più di una bambina, quando a causa di un incidente perse sua madre (Quì interpretata da Francesca Brandi), un trauma che gli sconvolse irrimediabilmente l’esistenza, ma che adesso potrebbe rivelarsi la sua unica possibilità di salvezza. Credo che Ethan Michael Carter abbia fatto davvero un ottimo lavoro nel costruire una storia avvincente, molto equilibrata e mai banale
6- DOTTOR TRASH: La banda criminale è composta da personalità borderline ma diverse fra loro, il personaggio di Santiago (Paolo Massaria) è il capo che cerca di tenere insieme questi criminali senza scrupoli rivelandosi il più “saggio” fra essi, fungendo da “colla” che tiene insieme il gruppo, mentre la follia pura e spesso dotata di humor infantile sembra incarnata dal personaggio di Brando (Giorgio Borroni) parlaci di come sei venuti in contatto con questi attori
LEONARDO BARONE:I cinque criminali sono stati interpretati da Paolo Massaria, Gabriel Dorigo Badea, Jerry Potenza, Giorgio Borroni e Marco Cimmino, tutti e cinque hanno caratterizzato perfettamente il proprio ruolo, dando vita a dei personaggi davvero complessi e molto differenti tra di loro, con Paolo, Jerry e Marco è stata la mia prima collaborazione, sono dei veri professionisti ed è stata una vera fortuna averli nel cast. Con Gabriel e Giorgio sono anni che lavoriamo insieme, sono sempre una garanzia, oramai sono entrambi dei pilastri su cui getto le basi di ogni progetto, impossibile fare a meno di loro. Per rispondere alla tua domanda, si, Santiago (Paolo Massaria) è il criminale più anziano ed esperto del gruppo, cerca di tenerlo unito durante la delicata operazione, se questo può essergli facile con Benedetto (Gabriel Dorigo Badea) che sembra essere quello più gestibile, non gli sarà così facile con gli altri tre membri della banda, sopratutto con Brando (Giorgio Borroni) che sembra quello più fuori di testa. È stato Luca Buosi, colui che ha composto le musiche del film a farmi conoscere Paolo, non vedevo l’ora di averlo in un mio progetto perché è un grandissimo attore ed una persona straordinaria. Con il mio amico scrittore Giorgio Borroni siamo alla nostra quarta collaborazione, abbiamo iniziato con “Black Hole” e proseguito con “Romeo, Un Regista A Effetto Speciale” ed “È Solo Un Gioco” fino a questo film, Giorgio è veramente un grandissimo caratterista, la sua recitazione è in continua evoluzione e migliora ad ogni progetto, in questo caso si è cucito addosso il personaggio di Brando in maniera perfetta, secondo me fino adesso è la sua migliore interpretazione, ma del resto il ruolo da Crazy Villain gli è sempre calzato a pennello
7- DOTTOR TRASH: Le musiche di Buosi sembrano ben in linea con l’atmosfera del film e accompagnano i titoli di testa delicatamente, parlaci della collaborazione con Buosi
LEONARDO BARONE: La mia collaborazione con Luca è iniziata nel 2020 con il cortometraggio13 Scatti, il quale era un progetto molto complesso, infatti il cortometraggio era quasi completamente privo di parti dialogate, con molti silenzi, fortunatamente in quel periodo conobbi Luca che decise di musicare il cortometraggio, fù un vero colpo di fortuna averlo incontralo, il cortometraggio non avrebbe mai avuto quel successo senza le bellissime musiche di Luca. La nostra collaborazione è andata avanti anche con questo progetto, perché come si suol dire “Squadra che vince non si cambia”, mi piace molto la varietà delle tracce sonore con cui Luca ha musicato il film, soprattutto quelle che accompagnano i titoli di testa e quelli finali sono magnifiche. Credo che Luca abbia musicato il film in modo non convenzionale e molto alternativo rendendo questo film un thriller diverso dagli altri. Con Luca prima di tutto c’è una grandissima stima ed amicizia tra di noi, ci sentiamo spesso, siamo molto soddisfatti del lavoro che abbiamo svolto
8- DOTTOR TRASH: I personaggi interpretati da Laura Calamassi e Mariachiara Casillo sono inizialmente la contrapposizione fra innocenza e falsità, buio e luce, amicizia e vendetta, reso bene anche dal loro look sul set, questo è un aspetto interessante del film e del rapporto fra questi personaggi, infatti il look di Laura è acqua e sapone mentre quello di Selvaggia è più “dark” c’è quindi una forte diversità, due poli opposti fra questi personaggi, concordi?
LEONARDO BARONE: Laura Cabrizzi, il personaggio principale è stato interpretato da tre attrici, Laura Calamassi, Beatrice Stella e Julia Wnecowicz, tra l’altro si somigliano non poco, ma il film ruota attorno a quando Laura è ormai un’ adulta. Con Laura Calamassi ci siamo conosciuti sul set di un cortometraggio dove io stavo solo dando una mano e ricordo di essere stato colpito dalla sua bravura e determinazione, ho pensato subito che sarebbe stata perfetta per la parte, mi ricordava moltissimo quelle attrici che interpretavano delle ragazze acqua e sapone come per esempio “Kristy Swanson” in “Dovevi Essere Morta” (1986 Wes Craven), ma anche quel personaggio timido e tormentato interpretato da “Sissy Spacek” in “Carrie– Lo Sguardo Di Satana” (1976 Brian De Palma), nessun altra sarebbe stata così perfetta per la parte, anche il trucco ed il vestiario di Laura è stato molto studiato in modo che apparisse come una ragazza molto semplice, la classica amica della porta accanto, una ragazza genuina e solare, ma non è stato poi così difficile perché poi alla fine Laura è così anche nella vita reale. È stata una vera rivelazione, ritengo che abbia del talento, Laura ha un volto molto particolare e questo in un mondo dove le attrici belle sono molte ma finiscono per essere tutte uguali non è poca cosa. Dall’altra parte invece c’è il personaggio di Selvaggia, interpretata dalla bellissima Maria Chiara Casillo, come hai fatto notare tu il personaggio di Selvaggia doveva essere tutto il contrario di Laura, sia nel look che nel modo di porsi, creando appunto come hai detto tu una contrapposizione tra luce e buio, tra il bene ed il male, secondo me un contrasto ben riuscito. Sono molto soddisfatto di come Maria Chiara abbia dato vita a questo personaggio molto più dark e pronto a pugnalarti quando meno te lo aspetti. Ma a dire il vero tutti i personaggi del film sono ben caratterizzati e ben interpretati, a partire dal dottor Romano interpretato da Gianni Andrei, fino al preside e la professoressa della scuola interpretati da Fabrizio Pinzauti e Benedetta Giuntini.