REGIA: BRYCE MCGUIRE

ATTORI:  WYATT RUSSELL, KERRY CONDON, GAVIN WARREN

REPERIBILITÀ: ALTA

GENERE: HORROR SOPRANNATURALE

ANNO: 2024

Night swim” è un horror soprannaturale di Bryce Mcguire, ispirato ad un cortometraggio di diversi anni fa girato dallo stesso Mcguire (“Unfollowed”, “Bad Bloom” e vari cortometraggi sempre di genere horror) regista al suo primo lungometraggio cinematografico, se ne esce con questo horror soprannaturale di poche pretese, uno di quei film solitamente definibili horror estivi di scarso spessore. La sceneggiatura (dello stesso Mcguire) narra la storia di una famiglia che si trasferisce in una nuova casa, Ray Waller (Wyatt Russel, “Overlord”, “Thunderbolts”) è un giocatore di baseball che a causa di una malattia che sta debilitando il suo fisico è costretto ad abbandonare il baseball con Eve, (Kerry Condon, “Dreamland”, “Bad samaritan”, “This must be the place”) sua moglie, cercano una nuova casa dove trascorrere la guarigione in tranquillità con i tre figli. La casa piace subito alla famiglia che è ignara delle tragedie che li si sono verificate, in particolare Ray è attratto dalla piscina nella quale può fare riabilitazione, ma strani fenomeni si verificano nell’acqua che rivela profondità insospettabili,  e quando uno dei figli sente la voce di una bambina che cerca la mamma provenire dal bocchettone della piscina è chiaro che qualcosa di soprannaturale si cela nella misteriosa acqua. Il regista predilige l’atmosfera usando talvolta il jumpscare a discapito del gore qui praticamente assente, ci sono frequenti riprese subacquee che creano una realtà in quietante e a tratti sognante e proprio questo è uno dei maggiori punti di forza di un film interessante solo a tratti. La buona idea dalla quale parte la sceneggiatura è proprio quella di mettere in scena una doppia realtà: quella sognante, inquietante ed extradimensionale delle piscina e quella ordinaria con i suoi problemi quotidiani nella quale però si inserisce sempre più la componente soprannaturale che entra sempre più prepotentemente nelle vite dei protagonisti con la classica escalation come da copione. La cosa migliore del film è questa aura di marciume (ma non eccessiva) che irrompe nelle vite dei protagonisti, un’acqua nera e marcia che pare provenire dall’inferno ma talvolta siamo davanti a momenti poco interessanti e superflui e la sceneggiatura sebbene dia una spiegazione alla nera melma che fuoriesce questa spiegazione pare non essere totalmente esaustiva lasciando un po’ interdetto lo spettatore (la piscina è un cancello extradimensionale? Uno spiraglio sull’inferno? ). Potenzialmente interessante, talvolta noioso e con diversi momenti morti “Night…” non convince appieno e si dimentica dopo poco finendo nel calderone di quei film con alcune buone idee ma che alla fine lasciano l’amaro in bocca per un ritmo non esaltante e personaggi un po’ mediocri e non poco caratterizzati. Sicuramente Wyatt Russel è molto bravo nella parte dello sportivo malato ed il suo poi è il personaggio più caratterizzato del film, l’unico con un po’ di personalità, gli altri sembrano avere poco spessore.

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