QUARANTINE-INTERVISTA CON FRANCESCO LONGO

REGIA: FRANCESCO LONGO

REPERIBILITÀ: YOU TUBE

GENERE: CATASTROFICO-SCI FI

ANNO: 2020

DISTRIBUZIONE ITALIANA: MOONLIGHT LEGACY

In questi tempi difficili c’è chi come Francesco Longo non si perde affatto d’animo e continua nonostante le difficoltà a coltivare le sue passioni, il nuovo corto di Longo trae ispirazione proprio da questo momento di difficoltà che sta vivendo il nostro paese, proponendoci una sua particolare lettura/versione della quarantena in salsa catastrofico-low budget . In questo particolare cortometraggio non ci sono attori ma solo una voce narrante dai toni autoritari che invita (o meglio ordina) ai cittadini di starsene a casa e non uscire per nessuna ragione, arrivando perfino alla fucilazione come soluzione per chi disubbidisce.

Longo ci mostra scenari deserti senza l’ausilio di dialoghi o attori, girando il tutto come una sorta di mockumentary apocalittico ma la sua è un apocalisse in corso, la tragedia non si è ancora consumata del tutto ma è in pieno svolgimento con regole spietate e ferree, il tutto girato con un filtro dai colori freddi per aumentare il senso di desolazione imperante nella città deserta. Uno stile schietto, senza fronzoli, una sorta di fake reportage che può a mio avviso essere anche una critica ad un autoritarsimo dietro l’angolo mascherato da emergenza sanitaria, poi il corto nei suoi ultimi minuti muta forma, cambia pelle come un serpente diventando uno sci-fi fantascientifico-retrò. Questo è un lavoro dalle molteplici facce, un po’ falso documentario, un po’ fantascientifico, un post apocalittico che nasconde una critica alla gestione dell’emergenza senza scadere ovviamente nella critica sociale tout court ma piuttosto mostrandone una sua personale interpretazione fra il realistico e il fantascientifico bilanciando questi elementi nell’arco di pochi minuti. Un piccolo lavoro interessante che offre spunti su cui riflettere.

Adesso scambiamo due parole col regista per scoprire i segreti di: “Quarantine”

Dott.trash: Ciao Francesco, il tuo è un corto molto particolare girato in un momento difficile per tutti, vuoi parlarci della genesi di questa opera?

Francesco Longo: Quarantine nasce in un momento molto particolare come hai appunto detto. L’idea è stata abbastanza lampo. Ho visto tanti colleghi girare corti in quarantena e mi sono deciso a farlo anche io. Amando la fantascienza ho deciso di virare principalmente in quella direzione, sfruttando le strade deserte e realizzando in totale legalità le riprese dall’ampio giardino casalingo, avendo la possibilità di utilizzare un drone.

Dott.trash: Sei riuscito in pochi minuti a creare un’opera che spazia fra veri generi, parte come una sorta di falso documentario, diventa un film apocalittico e vira alla fine sulla fantascienza sci fi, un vero corto camaleontico concordi?

Francesco Longo: Si concordo. Diciamo che comunque è principalmente un corto sci fi, nonostante l’inizio un po’ dubbio e fuorviante.

Dott.trash: Nel tuo corto non ci sono attori, il vero protagonista alla fine è questa voce narrante dai foschi toni autoritari, questo è un aspetto interessante a mio avviso, è una critica verso le misure adottate contro il coronavirus?

Francesco Longo: L’unico attore vero appunto è rappresentato dal voice over, interpretato dal bravissimo Charles Goodger. Più che una critica era un invito al rispetto delle regole: lavorando in ospedale ho capito quanto pericolosa fosse la situazione ed il finale del corto infatti mostra la faccia più dura della medaglia: Il nemico apparentemente invisibile all’inzio, si presenta in modo minaccioso sul finale, facendo capire allo spettatore che il pericolo esiste ed è reale.

Dott.trash: Ho notato che hai usato anche dei filtri per dare un colore cupo alle tue riprese, penso che questa scelta sia stata buona, riesce bene ad aumentare il senso di oppressione, parlaci di questa scelta

Francesco Longo: Si la scelta di fare un color grading monocromatico non classico ma virato verso i blu, è dettata dal voler traumatizzare ancor di più lo spettatore. Un periodo così buio e cupo non poteva che essere rappresentato dall’assenza di colore. Colore che dona sicurezza e armonia nelle nostre vite, totalmente assente durante la quarantena dove la paura verso un futuro buio (da qui la scelta di virare sui blu, toni appartenenti alla notte) e incerto ci opprime.

Dott.trash: Ho saputo che sei intenzionato a dare anche un seguito a questo progetto, hai avuto un buon riscontro?

Francesco Longo: Sono previsti due seguiti. Dopo l’apprezzamento generale del corto e l’inizio di un nuovo percorso di studi nell’ambito degli effetti visivi (ho già due master come Digital compositor, vfx artist e 3d generalist) ho deciso di dare vita ad una trilogia. Essendo la fantascienza Il mio secondo genere di elezione e amando la computer grafica (che in un certo tipo di fantascienza è assolutamente necessaria) ho deciso di portare gli spettatori ad esplorare altri mondi ed altre realtà. Con QUARANTINE 2: THE LOST PLANET sono già in fase di produzione, qualche piccolo shot è stato già realizzato e renderizzato. Prometto di regalare un corto di ottimo impatto visivo e non privo di contenuti.

 

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