REGIA: FRANK LA LOGGIA
ATTORI: LUKAS HAAS, LEN CARIOU, ALEX ROCCO, KATHERINE
REPERIBILITÀ: MEDIO-BASSA, SI TROVA IN VHS (in italiano) SU EBAY, in quanto al DVD attualmente non esiste una versione italiana, si trova su you tube
GENERE: GHOST STORY, THRILLER
ANNO: 1988
DISTRIBUZIONE ITALIANA: LIFE
Frank Scarlatti uno scrittore di libri horror torna a Willowpoint, la sua città natale (una piccola cittadina di provincia) dalla sua famiglia, la sua voce fuori campo (elemento sempre presente nel film) ci accompagna in un lungo flashback mostrandoci com’era la città nel 1962. Veniamo a scoprire le vicissitudini che porteranno Frank Scarlatti a conoscere i misteriosi accadimenti relativi alla figura della ” dama bianca” ( questo è il titolo americano originale del film, “Scarlatti” invece è il solito titolaccio appioppato al film dai soliti distributori italiani) Frank torna con la memoria al tempo in cui era bambino e viveva con il padre, il fratello maggiore e i nonni. Il nonno è una figura buffa, protagonista di scenette comiche, come quella in cui viene sorpreso a fumare e nascondendo la sigaretta nei pantaloni rischia di andare a fuoco. Nei primi dieci minuti ci sono molte scene divertenti, che fanno sorridere riuscendo a non annoiare lo spettatore, forse per mettere un po’ di allegria prima di mostrare il terribile tema del film: la violenza sui bambini. Interessante il momento in cui il futuro scrittore legge in classe un suo racconto un po’ trash che narra le vicende di un mostro gigante (un omaggio ai monster movie anni 50-60?). Il film decolla quando Frank è costretto a causa di uno scherzo di due bulli a tornare nella scuola dopo le lezioni per riprendere il suo berretto, la scuola si presenta ora con un aspetto spettrale, tutti se ne sono andati. I due bulli decidono di chiudere Frank in una stanzetta dove in seguito oltre a subire violenza da parte di uno sconosciuto col cappello, vede per la prima volta lo spettro di Louise (una bambina) che dice di voler ritrovare la mamma. La scena della violenza non viene esplicitamente mostrata, ma lasciata intuire con un espediente azzeccato: un volo immaginario di Frank che impaurito chiude gli occhi e sogna. Inizialmente sarà accusato un innocente (ed è qui che il film tocca il tema del razzismo), intanto il bambino cerca di superare il trauma, e dai giornali scopre l’esistenza di un parco dove è stato avvistato il fantasma della dama bianca. Frank facendosi coraggio entrerà anche nella casa diroccata della vecchia insegnante pazza che sarà un personaggio chiave della vicenda, questo personaggio contribuisce a dare un tocco gotico alla vicenda, sia per come si presenta, (indossa solo una veste bianca che la fa sembrare quasi uno spettro) che per la casa in rovina in cui abita da sola. Le musiche (curate dallo stesso regista) non sono male, e vengono utilizzate nei momenti giusti, buona anche la sequenza onirica dove Frank rivive il trauma della morte della madre. The lady in White incorpora diversi generi dentro di sé: horror, drammatico, gotico, fiabesco, rimanendo piacevolmente sul confine di essi, non sconfinando mai dentro un genere specifico. Il regista Frank La Loggia ha girato altri tre film: “Fear no evil” (1981), “Mother” (1995), “The wizard of speed and time” (1988). Da segnalare che Lukas Haas (l’attore che qui interpreta Frank) è diventato un grande attore che ha lavorato anche nel film “Revenant” (Gonzalez Inarritu) con Di Caprio.