REGIA: TED NICOLAU
ATTORI: ANGUS SCRIMM, ANDRES HOVE, IRINA MOVILA, LAURA MAE TATE, MICHELLE MC BRIDE, IVAN J.RADO, MARA GRIGORE, ADRIAN VALCU, MICHAEL WATSON
REPERIBILITÀ: BASSA, si trova solo qualche copia in vhs (IN ITALIANO) il DVD è ancora inedito in italia
GENERE: VAMPIRE STORY
ANNO: 1991
DISTRIBUZIONE ITALIANA: VIDEOGRAM (LA STESSA DEI FILM DI MILLIGAN E ALTRE TRASHATE)
MOMENTI CLOU: 1) L’ENTRATA IN SCENA DI RADU 2)LA CREAZIONE DEI GHOULS 3) LA VAMPIRIZZAZIONE DI UNA DELLE RAGAZZE 4) LA CATTURA DEL VAMPIRO BUONO 5) LO SCONTRO FINALE CON LE SPADE
Subspecies è un film di Ted Nicolau del 1991, il nostro è stato un prolifico regista (ma anche sceneggiatore e montatore) di molti horror (la maggior parte inediti in Italia) di serie B fra cui: “Terror vision“, “Il diario del vampiro” e la serie di film “Subspecies” che arriverà fino al quarto capitolo nel 1998. Nicolau collaborò anche a “Non aprite quella porta” di Tobe Hooper, quindi un inizio carriera niente male per un regista. Nel ruolo del saggio padre vampiro “King Vladislav” troviamo il grande Angus Scrimm che interpretò il celebre “Tall man” della saga (a basso costo) “Fantasmi” di Don Coscarelli. Angus Scrimm è scomparso di recente nel 2016, (oltre che attore fu critico cinematografico) fu scelto per interpretare “Tall man” a causa della sua statura (1,93 cm) e per accentuarla, gli vennero messi abiti strettissimi e zeppe ai piedi. Veniamo adesso ad analizzare il film di questa recensione, si parte in maniera molto classica con la veduta notturna di un castello (sembra quasi di vedere un film della Hammer) poi la cinepresa si sposta all’interno, dove assistiamo al macabro pasto a base di sangue del padrone di casa: “King Vladislav” un vecchio e saggio vampiro. Veniamo a sapere che in questa famiglia di vampiri c’è una faida in atto fra due fratelli per il possesso della pietra di sangue, un misterioso manufatto dal grande potere di evocazione (i vampiri sono ben realizzati, il fratello cattivo ricorda vagamente Nosferatu per la lunghezza delle dita). Radu è il fratello malvagio che brama la pietra di sangue e vuole prendere il posto del padre nella gerarchia vampirica. Il padre cerca di tenere a bada Radu, nella scena dello scontro scopriamo uno dei suoi poteri, egli può staccarsi parti del corpo per trasformarle in piccoli ghoul pestiferi (trovata originale, e scena abbastanza trash) che lo aiuteranno ad uccidere il padre usurpando il trono del potere. Buone le musiche create dall’ensamble Kosinki-Portis-Zeretzke-Brotman. L’azione si sposta poi su un gruppo di amiche: Marah, Michelle, Lilian, che si ritrovano alla stazione (in Romania), appena arrivate trovano alloggio in un castello a Prejnar, solo una di esse è rumena, le altre arrivano dall’america e sono li per studiare la storia delle superstizioni locali. Per strada incontrano una processione funebre (scena molto classica) e quella che guida si lascia sfuggire una frase infelice: “devo farli passare tutti?” (un piccolo scivilone di sceneggiatura), arrivate sul posto troveranno lo scorbutico custode. L’ambientazione è molto classica, soprattutto nelle scenografie e nelle location, risulta essere un punto di forza dell’opera. Nella vecchia pensione in cui alloggiano vi è uno zoologo recatosi li per studiare, che ovviamente fa colpo su una delle tipe, rivelandosi poi un personaggio fondamentale nell’incastro della storia. Le ragazze compiono un giro esplorativo del posto scattando foto anche al castello Vladis, Lilian vorrebbe entrare a dare un’occhiata, tuttavia rimanderanno la visita a più tardi. Da un’intervista ad una anziana signora scopriamo storie interessanti sui leggendari patti fra umani e vampiri che si stipulati dopo che i non morti liberarono il paese dai turchi. La vecchia sembra sapere cose interessanti riguardanti la pietra di sangue che attestava il patto di non aggressione fra umani e vampiri. Questo film è sicuramente meglio della robaccia che gira da dieci anni a questa parte nella filmografia vampirica ormai satura di film (pseudo) horror con vampiri in camiciola che tirano sganassi tipo “Blade” e stronzate varie, anche le location non sono male, esaltate da una fotografia apprezzabile. Il vampiro buono cercherà di uccidere il malvagio Radu grazie all’aiuto del custode, purtroppo Radu vampirizza una delle ragazze, mentre invece il fratello si invaghisce di una di loro, sarà un amore impossibile? Molto interessante la parte folkloristica messa in scena, con tradizioni (vere o inventate che siano) fatte di balli, scongiuri ecc… non sono molti i film che mostrano la figura del vampiro attraverso il folclore locale, e lo sforzo di Ted Nicolau in questo senso si rivela originale. I protagonisti quindi decidono di fare guerra aperta a Radu grazie all’aiuto dell’altro vampiro buono che verrà catturato dai ghouls di Radu. Buona la scena il cui l’eroe in catene deve assistere alla vampirizzazione della sua amata, in questo frangente la scenografia è molto “vintage” col classico letto bianco, vampire in sottoveste, pareti ornate di torce e catene. Infine sarà l’intervento del vecchio custode a far si che si arrivi al duello finale con tanto di spade. Insomma ragazzi, un film non molto conosciuto al pubblico italiano, non un capolavoro, ma comunque interessante, vale sicuramente una visione.