REGIA: KEVIN GREUTERT

ATTORI:  TOBIN BELL, SYNNOVE MACODY LUND, STEVEN BRAND

REPERIBILITÀ: ALTA

GENERE: HORROR-SPLATTER

ANNO: 2023

Saw- l’enigmista, è una serie che ormai conta numerosissimi fans in tutto il mondo, cominciata nel 2004 con il primo film di James Wan è riuscita negli anni a diventare un cult consolidando via via il proprio seguito di estimatori (ma anche di detrattori che considerano molti film della saga fotocopie tutte uguali). Così il tempo è passato e ci troviamo oggi a recensire l’ennesimo capitolo, il decimo capitolo della saga con protagonista l’iconico John Kramer detto Jigsaw, il quale punisce con trappole mortali cloro i quali a suo avviso non meritano di vivere, dandogli comunque una piccola chance di cavarsela e tornare a vivere pentiti. In questo decimo film  ritroviamo il nostro John (Tobin Bell) ormai malto grave di un cancro al cervello in fase terminale, (si, qui è vivo in quanto la vicenda si colloca fra primo e il secondo film)  il nostro folle enigmista si sta arrendendo all’idea di lasciare questo mondo corrotto ma un giorno Henry, un amico conosciuto in un gruppo di supporto gli rivela di essere guarito da brutto tumore. John ascolta con interesse e l’amico gli rivela l’esistenza di una clinica “clandestina” guidata dalla dottoressa Cecilia Pederson (Synnove Macody Lund) che opera in Norvegia ma dato che al nostro resta poco tempo lei gli consiglia una succursale Messicana. La dottoressa sembra un’eroina disposta a sfidare le malefiche case farmaceutiche contrarie all’immissione della sua cura sul mercato farmaceutico perchè danneggerebbe i profitti delle multinazionali dei farmaci, così nella clinica illegale avviene l’operazione. John qualche tempo dopo vuole tornare alla clinica per ringraziare la dottoressa e il suo staff ma trova tutto abbandonato e si rende conto di non essere guarito ed essere stato truffato. La sua vendetta sarà spietata. In questo capitolo Jigsaw è una sorta di giustiziere che uccide chi si approfitta della credulità di malati terminali, quindi oggi come non mai è una sorta di antieroe una caratteristica molto più accentuata rispetto ai precedenti capitoli, il personaggio interpretato da Tobin Bell mostra la forza nascosta di un uomo vecchio e malato ma sempre letale e ingegnoso. Il livello di splatter e violenza è piuttosto elevato, credo che gli amanti dello splatter non rimarranno delusi, semmai la trama pur essendo godibile senza eccellere poteva osare qualcosa in più invece di restare su binar standard e non molto originali incentrati sulla vendetta. In questo capitolo X si cambiano le carte in tavola rendendo in parte il predatore una preda, mostrando come non mai il lato più umano e vulnerabile di Kramer che viene truffato come un qualsiasi cittadino disperato che si aggrappa alle speranze trovate online. Se da una parte fa sorridere l’idea che oggi sia lui la vittima dall’altra viene offerto un interessante nuovo punto di vista per rimescolare temporaneamente le carte in tavola di una serie che conta ormai numerosi film. Logicamente ci si doveva inventare qualcosa di nuovo, una nuova prospettiva con la quale guardare a Jigsaw ma ritroviamo anche marchi di fabbrica familiari come scantinati oscuri nei quali vediamo le classiche trappole fatte di ferraglia, luci al neon che illuminano corpi sofferenti, la classica voce che istruisce su come uscire vivi dai mortali marchingegni e non poteva mancare neppure il pupazzo-marionetta in sella alla bici retrò. Anche stavolta le torture sono per stomaci forti: braccia collegate a bombe a orologeria fissate sulla carne, occhi strappati grazie alla pressione del risucchio di diabolici aspiratori, apparecchi radiografici modificati che ustionano malcapitati, maschere aperte che si chiudono con meccanismi atroci. Ci sono numerosi primi piani atti a catturare l’atroce sofferenza, volti deformati dal dolore, un insistere sulla sofferenza e sul gusto della sopravvivenza in un gioco che vuole catturare l’attenzione dello spettatore chiamato sempre in causa come testimone delle sofferenze in questa ennesima trovata piena di gingilli diabolici. Non ci sono eroi in Saw X ma si tifa per Jigsaw, carnefice vs perfidi truffatori per un film che porta avanti un marchio ormai collaudato cercando (in parte riuscendoci) di aggiungere qualcosina di nuovo, giusto una prospettiva un po’ diversa su John Kramer. Il film a mio avviso tratta anche un tema di attualità, la mercificazione estrema di qualsiasi cosa, oggigiorno tutto è lucro, merce, anche i farmaci o le cure che qui sono pure illusioni da vendere ai malati, l’era del consumismo più sfrenato può trovare in Kramer un giusto boia che rimette un minimo di ordine in un mondo marcio e squallido. I fan della saga possono a mio avviso guardarlo tranquillamente probabilmente senza restare delusi, i detrattori della saga o quelli che si aspettano chissà quali stravolgimenti (e gli stomaci deboli) possono tranquillamente astenersi.

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