SPECCHI INFRANTI BY RICCI CAP56-57

Capitolo 56

Corrado si era ripreso. Ci vollero alcuni secondi prima di prendere coscienza della situazione. Poi, ricordò le grida del dottore e la botta datagli da Gianni. Barcollando si trascinò verso la porta d’ingresso. Sulle scale, vide il cadavere massacrato del dottore. Sentì un grumo acido salirgli dallo stomaco, e dovette farsi forza per non vomitare. Poi, udì un rumore di passi. Gianni stava scendendo. Lo vide apparire in cima alla scala con il coltello in mano. Si girò verso la porta d’ingresso. Era stata bloccata da un asse di legno. Ci avrebbe messo troppo per spostarlo. Aprì la porta di fianco e la richiuse. Era entrato nel piccolo bagno. Girò la chiave. Gianni iniziò a dare violenti colpi alla porta. “Apri maledetto… apri!”, gridava. “Tanto non puoi sfuggirmi… ucciderò anche te! Nessuno sa che sei qui… nessuno conosce questa casa!”. Corrado, seduto in terra con la schiena appoggiata alla porta, stava tremando. Sapeva che quel pazzo aveva ragione. Chi avrebbe potuto salvarlo da quella furia omicida? “Gianni… non è possibile… non è possibile…”, ripeteva sconvolto. All’improvviso un colpo fortissimo. Aveva preso un martello, con il quale batteva violentemente sulla porta. Si portò le mani alle orecchie per non sentire quei colpi. La forza di Gianni era triplicata dalla sua ira. Presto la porta avrebbe ceduto. Si guardò intorno alla ricerca di qualcosa con cui difendersi, per quando sarebbe entrato.

Capitolo 57

Al piano superiore, Lorenzo si era ripreso. Il sangue colava dalla ferita rosso e copioso. Sentiva che le forze lo stavano abbandonando. I polsi gli facevano male, dagli innumerevoli tentativi fatti per liberarsi. Sapeva che di sotto c’era Corrado e quei colpi tremendi che udiva, non capiva cosa significassero. Gianni lo aveva ucciso? Scoppiò in un pianto disperato. Provava un dolore terribile e lacerante dentro di se. Quante persone erano morte per causa sua. Se non avesse mai fatto quei film, tutto quell’orrore non sarebbe mai avvenuto. Sapeva quanto assurda fosse quella teoria, eppure non poteva fare a meno di colpevolizzarsi.

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