THE VIOLENCE MOVIE 2

REGIA: ERIK WILKINSON

ATTORI: ERIK WILKINSON, DAVID WILKINSON

REPERIBILITÀ: BASSA, SI PUÒ TROVARE LA VERSIONE DVD DELLA MVD CON ENTRAMBI GLI EPISODI

GENERE: SLASHER AMATORIALE

ANNO: 1989

DISTRIBUZIONE ITALIANA: ESISTE SOLO LA VERSIONE IN INGLESE DELLA MVD

Armati di una strumentazione appena migliore del primo capitolo (come recitano i titoli di testa alla “Guerre stellari”) i fratelli Erik e David Wilikinson ci propongono questo secondo capitolo del loro omaggio alla saga di “Venerdì 13“, già dalle prime sequenze oniriche che rievocano alcuni passaggi del primo episodio si scoprono le carte in tavola: slasher amatoriale no budget fatto in casa ed estremamente underground. Inutile stare a discutere sulla recitazione assolutamente amatoriale, o su una regia grezzissima e senza stile, piuttosto ci dovremmo lamentare della qualità video di questa versione della MD Visual che è niente più del riversamento della vecchia vhs in dvd senza miglioramento alcuno, uno piccolo sforzo in più lo si doveva fare a mio avviso, pazienza.

La location è la stessa del primo film ovvero la casa dei ragazzi, si gioca un po’ col fattore onirico con un incipit che ci fa dubitare dell’effettiva realtà della vicenda ovvero il ritorno del pazzo psicopatico con la maschera da hockey di Jason che torna a rompere le scatole piombando in casa del ragazzo.  Sinceramente avevo gradito di più il primo episodio che puntava più sugli effettacci splatter casalinghi, in quanto in questo seguito il sangue e lo splatter si fanno vedere solo nella parte finale. Spesso assistiamo a scontri acrobatici come la lotta sul tetto o la scena in cui “Jason” viene trascinato dall’auto del protagonista, infatti se non lo avete capito in questo corto ci sono solo 2 personaggi: la vittima ed il carnefice. Gli effetti splatter nel finale sono grezzissimi, esilarante la sequenza in cui le dita di “Jason” si conficcano nel cranio del ragazzo che si accascia in terra, tuttavia c’è troppo poco sangue per far rientrare pienamente questo filmetto nella categoria splatter che ci ha abituati a vere e proprie orge di di sangue, meglio il primo capitolo, questo sembra un po’ una stanca ripetizione.

 

 

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