UN REGISTA A EFFETTO SPECIALE: INTERVISTA CON BARONE

REGIA: LEONARDO BARONE

ATTORI: LEONARDO BARONE, DANIEL INGLESE, ANDREA MACCARRI, GIORGIO BORRONI, VERONICA RIBUFFO

GENERE: COMMEDIA 

ANNO: 2019

Leonardo Barone torna con questo nuovo lavoro che si presenta come un qualcosa di molto diverso dagli altri suoi film da me recensiti, stavolta niente horror, niente cinema di genere ma una commedia, la storia di un regista squattrinato a caccia di sponsor per produrre girare il suo nuovo film. C’è un certo mood meta cinematografico in quanto c’è come un gioco di film nel film con frequenti sequenze di registi all’opera fra castings e riprese in esterni come nel caso della sequenza con Andrea Maccarri (un vero regista) alle prese con una dark lady da dirigere in un film un po’trash.

Il personaggio di Barone vaga alla ricerca di un’occasione d’oro fra falliti, attorucoli da due soldi e gente che non gli presta i soldi necessari, fra personaggi più realistici passando poi a tipi trash (come Vito che sembra un Elvis dei poveri abbigliato in maniera trashissima) mascherati “Romeo….” è un affresco sulla voglia di fare cinema underground pur non avendo i mezzi necessari, un meta cinema che mette in mostra le difficoltà quotidiane di un giovane regista con tante idee ma zero mezzi. La fotografia in certi frangenti è molto pulita e professionale, alcuni attori sono molto scanzonati ma adatti a questo tipo di prodotto, Barone come al solito fa quasi tutto da solo: attore, regista, sceneggiatore ecc sfornando un divertente film che ci strappa una risata.

Ma adesso cari amici è il momento di intervistare il regista Leonardo Barone:

Dott.trash: Ciao Leonardo, “Romeo…” sembra un film diverso rispetto ai tuoi precedenti, volevi cimentarti in un genere diverso?  

Leonardo Barone: Esatto, mi piacciono le sfide, mi piace mettermi in gioco spaziando tra più generi, ma sempre mantenendo il mio stile personale, volevo fare qualcosa di diverso, stavolta puntando più sulla recitazione, la storia ed i personaggi e facendo molto meno uso della computer grafica.

Dott trash: Il tuo film sembra un esperimento meta cinematografico, incentrato nel “dietro le quinte” della                 produzione di un film a basso costo, quanto c’è di autobiografico in questo lavoro?

Leonardo Barone: Il film è una commedia di fantasia che a tratti diventa quasi autobiografica, attraversi la mia esperienza personale volevo raccontare quanto sia difficile oggi fare qualcosa di indipendente, quando non si hanno ne soldi ne mezzi è tutto enormemente più difficile

  Dott.trash: Nel dialogo con la dark lady cantante, verso la fine c’è un dialogo interessante dove tu dici                      “dimostrerei per la prima volta a me stesso di non essere il classico regista di periferia” la cosa curiosa è che                   Stallone in “Rocky” dice una cosa simile, è una citazione?

Leonardo Barone: Si, in effetti lo è, quella frase mi rimase impressa nella mente, la frase di un uomo che vuole dimostrare agli altri ma sopratutto a se stesso di non appartenere alla mediocrità.

 Dott.trash: Ci sono molti attori coinvolti in questo progetto, è stato difficile dal punto di vista organizzativo              reclutare tutti?

Leonardo Barone: Per questo film ho radunato circa 28 persone, non ero mai arrivato ad un numero così alto tra amici, ex colleghi di teatro, cosplayers, cantanti e ballerini sono riuscito a creare un gruppo fantastico, tutti giocano un ruolo molto importante, ma non è stato affatto facile è stato molto impegnativo soprattutto perchè c’è stata la necessità di spostarsi di continuo, infatti ho dovuto girare delle scene un po’ in tutta la Toscana, nel Lazio e anche nel Veneto

 Dott.trash: Nel reclutare gli attori per i tuoi film ti è mai capitato di incontrare personaggi così trash nella vita          reale?

Leonardo Barone: Trash fino a questo punto direi di no ma mi è capitato di incontrare un paio di persone bizzarre le quali mi hanno fatto perdere un sacco di tempo

 Dott.trash:Il personaggio principale si chiama Romeo, volevi aggiungere un’aura un po’ romantica?

Leonardo Barone: Credo di si, credo che il nome sia azzeccato per il personaggio, mi piace anche perchè richiama William Shakespeare.

Ringrazio Leonardo per l’intervista.

 

 

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