REGIA: RHYS FRAKE-WATERFIELD
ATTORI: NIKOLAI LEON, MARIA TAYLOR, NATASHA ROSE MILLS, AMBER DOIG, DANIELLE RONALD
REPERIBILITÀ: ALTA
GENERE: HORROR
ANNO: 2023
I ricordi d’infanzia sono fondamentali nella nostra vita ma in questo caso posso anche trasformarsi in incubi mostruosi, “Winnie…” è praticamente la versione horror del bellissimo e commovente: “Ritorno al bosco dei 100 acri” di Marc Forster,”…Blood and honey” è un film di Rhys Frake Waterfield regista non nuovo al genere horror: “Easter killing”, “The killing tree”, “Dinosaur hotel”. Un gruppo di amiche decide di passare un weekend in campagna nel cosiddetto bosco dei 100 acri dove il nostro “Evil Winnnie” si divertirà a fare una bella mattanza assieme ai suoi compari. La recitazione non è il massimo, le attrici sembrano spesso un po’ ingessate e poco convincenti i momenti splatter che si alternano sono raramente buoni (come la doccia di sangue che l’orsetto prepara per il suo ex amico) “Winnie…” è uno di quei casi in cui anche un film brutto può inspiegabilmente incassare parecchio nonostante presenti una trama praticamente inesistente e dei personaggi con zero caratterizzazione, sono inutili comparse, carne da macello senza il minimo spessore. Un peccato perchè l’idea di fare una versione horror dei personaggi creati da Milne poteva essere vincente ma il modesto budget a disposizione e la scarsità totale di idee rendono questo film lento, fiacco e prevedibile, forse una delle peggiori uscite del 2023. Doveva essere una buona occasione per fare un horror fiabesco e originale con grandi scenografie del bosco dei 100 acri (che si vede pochissimo) creando una paurosa fiaba nera possibilmente molto splatter, invece ci troviamo fra le mani un film noioso con una sceneggiatura ridotta ai minimi termini dove anche la regia è fiacca e piuttosto prevedibile. Si sente davvero spesso la voglia di mandare tutto in fast forward per accorciare la noia in cui lo spettatore si trova intrappolato, anche i personaggi di fantasia non si presentano al meglio, Pooh, e i suoi compari indossano maschere posticce poco realistiche che donano pochissima espressività al volto, alla fine si ha la sensazione di aver assistito ad un film noioso e sconclusionato, un’occasione mancata.